Gianfranco Franciosi, una vita da infiltrato: l’impegno per la legalità

Gianfranco Franciosi ha sacrificato parte della sua vita per la legalità e la lotta contro i narcos. Scopriamone insieme di più.

Gli orologi del diavolo
Gli orologi del diavolo

Una vita davvero molto difficile quella di Gianfranco Franciosi, vissuta tutta tra paura e voglia di portare avanti una battaglia per la legalità. La sua storia viene raccontata nella miniserie in onda questa sera in prima visione televisiva dal titolo Gli orologi del diavolo. In questa fiction targata Rai a prendere il ruolo del personaggio protagonista è Beppe Fiorello, che riveste il ruolo di Marco Merani, nome mutato per la serie.

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Gianfranco Franciosi, vivere da infiltrato

Gli orologi del diavolo
Gli orologi del diavolo

La vita di Gianfranco Franciosi viene completamente rivoluzionata nel 2005, quando aveva soltanto 25 anni. Come leggiamo anche su Corriere Dell’Umbria, l’uomo lavorava come meccanico navale nel paesino dove era cresciuto, Bocca di Magra. Si era molto insospettito un giorno quando gli avevano fatto visita alcuni clienti che gli avevano portato un anticipo di 50mila euro in contanti, per avere un gommone con doppio fondo e GPS e radar. La prima cosa da fare per Gianni era stata rivolgersi subito alla polizia, che chiese il suo aiuto per cercare di scoprirne di più. Ecco che sostanzialmente così Gianni cambia per sempre vita, divenendo di fatto un agente infiltrato.

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L’uomo realizza dunque viaggi e intesse rapporti con i narcos, tra cui il boss spagnolo Aurelio. Gianni finisce addirittura per circa un anno in carcere vicino a Marsiglia, poiché era molto pericoloso rivelare la sua vera identità. Fortunatamente il più grande sostegno lo ha avuto dalla compagna Deborah, con il quale si conosceva quando erano molto giovani e con cui riprende i rapporti. A lei ha dovuto rivelare la sua vera identità e nonostante tutto ha deciso di rimanere al suo fianco, affrontando i momenti più difficili.

Purtroppo quando si conclude l’operazione con quello che è stato uno dei più grandi sequestri di droga avvenuti in Europa, Gianni vede sfumare la sua possibilità di un ritorno ad una vita normale in pochi istanti. Si apprende infatti la notizia che il boss Aurelio riesce a sfuggire all’arresto e vuole vendetta. I due dunque, insieme ai figli della donna, entrano a far parte del programma di protezione, ma in seguito a varie vicissitudini decidono poi nel 2013 di uscirne e provare a occuparsi della propria sicurezza da soli. Una vicenda drammatica e incredibile, capitata praticamente per caso e che ha stravolto per sempre la vita di Gianfranco e della sua famiglia.

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