Carlo Petrini, fondatore di Slow Food: un ritorno alle origini

Carlo Petrini è il fondatore di Slow Food, associazione no profit che si occupa di rilanciare il giusto valore dei sapori e del cibo rispettando l’ambiente.

Carlo Petrini
Carlo Petrini

Lui è Carlo Petrini ed è conosciuto perlopiù per essere il fondatore dell’associazione no profit Slow Food, che vuole rilanciare l’immagine del valore che il cibo ha nella vita delle persone.

L’uomo è impegnato a cercare di portare avanti una battaglia per risaltare i prodotti della terra, sostenendo un’agricoltura più compatibile, lontana da coltivazioni OGM e quindi più naturale e biologica.

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Quello che si vuole fare è promuovere un’alimentazione che sia il più corretta e pulita per tutti, dando davvero valore a quella che è la nostra cultura gastronomica.

In una società consumistica ciò che si deve fare è un passo indietro e avere una visione più ampia che ci faccia capire che dietro il cibo ci sono una quantità gli dettagli da tenere in considerazione, tra produttori, territori utilizzati per far crescere materie prime, ma anche il gusto e le emozioni del cibarsi.

Carlo Petrini, una vita da attivista

Carlo Petrini
Carlo Petrini

Carlo Petrini è non solo gastronomo, scrittore, sociologo, ma anche una grande attivista italiano.

Per anni è stato in prima linea nella battaglia contro gli OGM, che l’ha portato a scontrarsi con esponenti del mondo scientifico di cui non condivideva le idee sulla produzione di organismi geneticamente modificati.

Per l’uomo è assolutamente vitale combattere contro quello che è ritenuto uno strapotere dell’industria agroalimentare, puntando invece ad una agricoltura ecosostenibile, che rispetti nel profondo tutti i prodotti della terra.

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La sua Slow Food si propone come una vera e propria opposizione al dilagare consumistico di fast food e di tutte quelle abitudini alimentari che ci impediscono di assaporare appieno e di scoprire veramente quale sia il valore del cibo.

Si porta dunque avanti un messaggio legato alla difesa della biodiversità andando contro tutte le manipolazioni genetiche e l’agricoltura massiva che ha come scopo quello di sfruttare fino in fondo la capacità di produzione che ha la terra.

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