Arturo Artadi autista Alberto Sordi, ecco perché si fece dei nemici

Arturo Artadi è noto per essere stato una persona molto vicina ad Alberto Sordi e sua Sorella, facendo da autista per il grande attore romano.

Alberto Sordi
Alberto Sordi (Fonte: Getty Images)

Arturo Artadi è stato per bene 25 anni l’autista di Alberto Sordi e della sorella Aurelia, personaggio molto vicino ad entrambi, con cui pare avesse un ottimo rapporto.

Artadi, secondo i racconti, era diventato un uomo di famiglia instaurando un rapporto molto forte sia con l’attore, che con la propria sorella Aurelia che era molto legata a lui e che spesso lo difendeva quando Alberto Sordi si arrabbiava con lui.

L’uomo però in seguito alla morte della sorella di Sordi, Aurelia, ha iniziato a farsi molti nemici, specialmente tra i parenti dei due.

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La sua storia l’ha raccontata anche ai microfoni di Barbara D’Urso, dove ha dichiarato che i familiari dei Sordi hanno sostenuto che l’uomo avesse cercato di isolare Aurelia per poter ottenere ingenti donazioni di denaro.

Accusato di circonvenzione di incapace insieme al notaio Gabriele Sciumbata e l’avvocato Francesca Piccolella, sono state svolte indagini nei loro confronti.

Questi tre avrebbero indotto la donna a stipulare nel corso del tempo donazioni di oltre 2,3 milioni di euro nei confronti dei domestici e a firmare una procura in favore di Artadi.

Arturo Artadi, il sospetto

Alberto Sordi

Sospettato di aver cercato di ottenere del denaro approfittando della cattiva salute di Aurelia Sordi, Arturo Artaldi è stato accusato di circonvenzione di incapace.

Il pm che si occupava del caso ha chiesto 5 mesi di carcere per l’autista, 4 anni per il notaio Sciumbata e per l’avvocato Piccolella 3 anni.

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Le indagini però poi finirono con l’assoluzione per tutti poiché il fatto non sussiste e dunque fu scongiurato il raggiro ai danni di Aurelia Sordi.

I parenti hanno fatto sapere di aver accettato la sentenza in particolare per la somma destinata ai domestici, ma che per quanto riguarda l’impugnativa del testamento sarà ancora da discuterne in tribunale.

Pare che Aurelia Sordi, che non aveva eredi diretti, abbiamo deciso di lasciare in testamento tutto alla Fondazione Museo Alberto Sordi.

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