Marco Belinelli: “Sono privilegiato, ma non voglio stare in silenzio”

Il famoso cestista italiano Marco Belinelli lancia dure dichiarazioni in merito ad un episodio di grande violenza e razzismo a cui si schiera contro.

Marco Belinelli
Marco Belinelli (Fonte: Getty Images)

Marco Belinelli è famoso soprattutto per essere con cestista che fa parte della Nazionale italiana e che di recente ha rilasciato delle dichiarazioni in merito ad un episodio di cui si è molto discusso in questi giorni.

La vicenda riguarda la morte di George Floyd, uomo di colore assassinato a Minneapolis da un poliziotto statunitense, che con un ginocchio sul collo gli ha impedito di respirare adeguatamente, fino ad ucciderlo.

In seguito a questo episodio di grandissima violenza sono state moltissime le manifestazioni in cui sono scese in campo migliaia di persone in tutto il mondo per gridare il loro dissenso.

In questo momento in particolare l’America sta affrontando momenti di grande tensione e in tutto il territorio sono sparse rivolte, incendi, saccheggi e quant’altro.

LEGGI ANCHE —>Madonna, attacco alla polizia: la reazione alla morte di George Floyd

Una situazione totalmente sfuggita di mano, ma che parla di una violenza e razzismo radicati nel profondo del paese, divenendo una piaga che è troppo difficile da estirpare.

Anche Belinelli ha tenuto ad esternare la propria rabbia nei riguardi di questa terribile vicenda.

Il cestista si è dimostrato profondamente indignato per l’accaduto dichiarando di sapere benissimo di essere privilegiato, in quanto uomo caucasico e bianco, ma non per questo motivo riesce a sopportare l’idea di “stare in silenzio mentre i miei amici afroamericani lottano per i loro diritti”.

Marco Belinelli, la rabbia oltre il razzismo

Marco Belinelli
Marco Belinelli (Fonte: Getty Images)

A gran voce dunque Marco Belinelli vuole far passare un messaggio di totale dissenso nei confronti del razzismo e del gesto di brutale violenza accaduto a Minneapolis.

Lo stesso uomo invita tutti quanti a restare in silenzio perché “black lives matter“, il grido diffuso in questi giorni e che vuol dire “le vite nere contano”.

LEGGI ANCHE —>Taylor Mega su George Floyd: “Non facciamo di tutta l’erba un fascio”

Un messaggio di grande solidarietà, sostenuto a livello mondiale, per fare in modo che non debbano capitare più situazioni degradanti e vergognose come l’omicidio di George Lloyd.

Impostazioni privacy