Luca Ward racconta la malattia della figlia, le sue parole spiazzano

Luca Ward attore e doppiatore di successo, torna a parlare del dramma della figlia Luna e della malattia.

Luca Ward
foto Instagram

E’ un argomento davvero importante quello che l’attore romano da diverso tempo pone al centro dell’attenzione e riguarda nello specifico la figlia Luna e tutte le persone che si trovano nella sua stessa situazione.

Qualche settimana fa ne aveva anche parlato nella sua lunga intervista per Verissimo e oggi torna anche sui social e in particolare sulla pagina Facebook per mettere il punto focale ancora una volta sull’argomento.

Mia figlia ha una malattia rara, queste battaglie si vincono se siamo uniti” ammette il doppiatore ma a spiazzare è il proseguo della frase: ecco cosa ha detto.

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Luca Ward sulla malattia della figlia: “dobbiamo fare di più”

Luca Ward
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Luca Ward ancora una volta finisce al centro dell’attenzione per le sue parole sulla figlia e in particolare sulla patologia che da anni si porta dietro.

Molte volte mi sono sentito dire: sa è una malattia rara dunque… ma dunque che, anche se ci fosse una sola persona ad avere un malattia noi dobbiamo fare di più” davvero delle parole dure quelle dell’attore che in diverse occasione ha parlato di questa situazione.

Si tratta della Sindrome di Marfan ed è quella che ha colpito la sua terzogenita Luna nata dall’amore e dal matrimonio con la moglie Giada Desideri: “io mi sono accorto in questo anno terribile che la ricerca ha una serie di problematiche, soprattutto in Italia. Si danno pochi fondi, pochi soldi, i laboratori spesso rimangono fermi” queste alcune delle sue parole in una lunga intervista radiofonica.

Delle parole importanti quelle dell’attore che nascondono una certa rabbia per non avere il potere di fare più di quello che è nelle sue possibilità o in quelle della madre della piccola.

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“I vaccini anti covid ci hanno dimostrato che se si vuole la scienza in pochi mesi può arrivare ai vaccini” ha poi infine concluso. Staremo a vedere che cosa succederà.

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