Lino Banfi, cosa avrebbe dovuto fare da giovane? Inimmaginabile

Un personaggio stimatissimo, Lino Banfi, tra i più amati in Italia e dalla carriera ricca di successi: sapete cosa i suoi genitori volevano facesse, quand’era giovane?

Lino Banfi, cosa avrebbe dovuto fare da giovane? Inimmaginabile
L. Banfi (fonte foto: GettyImages)

Attore, comico, sceneggiatore ed ex cabarettista, Lino Banfi è tra i personaggi più amati in Italia; può vantare una carriera lunghissima e sempre a grandi livelli, costellata di successi, traguardi e grosse soddisfazioni arrivate grazie al suo impegno soprattutto al cinema e in televisione.

Nonostante sia un personaggio famoso che gode di una vastissima notorietà, non tutti forse sono a conoscenza di un aneddoto particolare, da egli stesso raccontato, che risale a quand’era giovane, prima che inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo.

Tutte le curiosità, le informazioni, i particolari e i dettagli legati alla sua vita professionale, e dunque alla sua carriera, ma anche in merito alla sua vita privata, come ad esempio la sua famiglia, a cominciare proprio da ciò che i genitori volevano facesse come mestiere.

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Lino Banfi chi è: età, altezza, peso, data e luogo di nascita, biografia

Lino Banfi, cosa avrebbe dovuto fare da giovane? Inimmaginabile
L. Banfi (fonte foto: GettyImages)
  • Nome e Cognome: Pasquale Zagaria;
  • Nome d’arte: Lino Banfi;
  • Altezza: 1,65;
  • Peso: ignoto;
  • Data di Nascita: 9 luglio 1936;
  • Età: 84 anni;
  • Luogo di Nascita: Andria, Puglia.

L’attore, comico, sceneggiatore ed ex cabarettista Pasquale Zagaria, conosciuto con il suo nome d’arte di Lino Banfi, nasce ad Andria, in Puglia, il 9 luglio del 1936 ed ha dunque al momento 84 anni.

I suoi genitori, Riccardo e Nunzia, si trasferiscono a Canosa di Puglia quando lui aveva solo tre anni, ed è proprio in tale località che vive Lino, fino alla sua maggior età.

Il noto personaggio percepisce molto presto di essere portato per il mondo dello spettacolo e fa il suo esordio in qualità di cantante, nelle feste di paese.

Tuttavia, pur avendo il talento e le doti che poi lo porteranno a diventare quel grande personaggio che tutti conoscono, ebbe diverse difficoltà nelle fasi iniziali della sua carriera, dovuta ad una condizione economica particolare e in alcuni periodi, pare, molto grave.

È nel 1954 che prova a sfondare nel teatro di varietà di Milano; inizia a frasi un nome portando sulla scena comportamenti ed elianti del suo paese. Una costante, infatti, del suo lavoro artistico è stato proprio incentrato sul dialetto e sulla comicità ispirata a modi di dire della sua terra d’origine.

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Lino Banfi famiglia e genitori, cosa avrebbero voluto facesse suo padre e sua madre?

Un personaggio di una fama ed una notorietà davvero incredibili, Banfi, la cui vita personale e professionale è piena di esperienze e ricca di aneddoti.

Anche chi lo segue infatti da tanto tempo, con passione e costanza, forse non è a conoscenza di un particolare che riguarda la sua giovinezza.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Radio 2, infatti, quest’ultimo ebbe modo di spiegare alcuni dettagli e curiosità relativi al suo passato.

L’attore ha infatti spiegato che parla poco della sua infanzia e della sua adolescenza poiché di fatto queste non ci sono state. Nella prima parte della sua vita c’erano la guerra e la paura per le bombe.

Successivamente, a guerra finita, andò “in seminario a fare il prete”. Questa, infatti, era la volontà dei suoi genitori, sebbene le cose siano andate diversamente.

Uscì all’età di 14 anni, ha avuto modo di raccontare: “Sarei dovuto diventare prete per nobilitare la razza Zagaria, così pensavano in qualche modo i miei genitori. Ad un certo punto mi hanno cacciato via”.

Un retroscena ed un aneddoto davvero particolari, ma nella stessa occasione Lino precisa anche il motivo del perché fu cacciato via: “ci arrampicavamo sul cornicione per spiare le suore di clausura che alloggiavano nel convento vicino”.

Un ricordo curioso che però riguarda anche una fase della vita dove, in cui un motivo o per un altro, Lino racconta di non aver molti ricordi.

La carriera di Lino Banfi: filmografia, cinema, televisione dagli esordi ad oggi

Lino Banfi, cosa avrebbe dovuto fare da giovane? Inimmaginabile
L. Banfi (fonte foto: Youtube)

Il percorso professionale di Lino è davvero infinito, considerando le tantissime esperienze che ha avuto tanto nel mondo del cinema quanto in quella della televisione, senza dimenticare la discografia e i singoli pubblicati, le opere pubblicate e il ruolo da sceneggiatore.

Dopo le prime apparizione, negli anni ’60 decide di trasferirsi a Roma e in questo periodo, nel ’64, arriva il suo esordio in tv nel programma Biblioteca di Studio Uno.

È l’inizio della sua carriera sul piccolo schermo, dove le partecipazioni neanche si contano. Per citarne solo qualche progetto di una lista davvero lunghissima, si ricordano in ordine sparso:

  • Speciale per voi
  • Il giornalino di Gian Burrasca
  • Il vigile Urbano
  • Senza Rete
  • Se Parigi…
  • Risatissima
  • Domenica In
  • Il caso Sanremo
  • Un’estate italiana
  • Buona domenica
  • Un medico in famiglia
  • Piovuto dal cielo
  • Il padre delle spose
  • Tutti i padri di Maria
  • Il commissario Zagaria

Se Lino, con il suo lavoro, dà un contributo grandissimo alla televisione italiana, non può essere di certo dimenticato il suo lavoro svolto al cinema.

Per quanto riguarda infatti il grande schermo, l’esordio arriva nel 1960 con una breve apparizione nel film Urlatori alla sbarra, ma vanno menzionate anche le parti accanto a Franco e Ciccio, come nei casi di I due evasi di Sing Sing, Due Marines e un generale, I due pompieri e altri ancora.

Una filmografia importantissima, di seguita riassunta in poche delle tante opere cinematografiche a cui ha preso parte, e in ordine sparso:

  • Sedotti e bidonati
  • Come inguaiammo l’esercito
  • I due parà
  • Adulterio all’italiana
  • I nipoti di Zorro
  • Indovina chi viene a merenda?
  • Nel giorno del Signore
  • Quelli belli… siamo noi
  • Io non spezzo… rompo
  • Detenuto in attesa di giudizio
  • Boccaccio
  • L’altra faccia del padrino
  • Colpo in canna
  • L’esorciccio
  • L’affittacamere
  • La compagna di banco
  • L’insegnante va in collegio
  • L’infermiera di notte
  • Spaghetti a mezzanotte
  • Al bar dello sport
  • L’allenatore nel pallone 1 e 2
  • Vieni avanti cretino
  • I pompieri
  • Bellifreschi
  • Un’estate al mare
  • Buona giornata
  • Quo vado?

L’allenatore nel pallone: il mito di Oronzo Canà

Tra i ruoli di maggiore successo, tra i tantissimi interpretati da Banfi, c’è di certo quello di Oronzo Canà in ‘L’allenatore nel pallone’, una commedia diretta da Sergio Martino, in cui Lino è affiancato da Camillo Milli e il duo formato da Gigi e Andrea.

Indimenticabile per tutti gli appassionati di calcio, ma non solo, il famoso schema, “Bizona” con il “5-5-5”, e le gesta dell’allenatore della Società Sportiva Longobarda.

Di seguito un piccolo estratto proprio dal film.

Nonno Libero Martino: l’amore del pubblico per Lino Banfi in ‘Un medico in famiglia

Parlando dei tantissimi successi dell’attore, non può essere dimenticato anche il suo ruolo nella fiction Rai Un medico in famiglia, il cui ingresso di Lino risale al 1998.

Come tutti i più attenti telespettatori di certo, nella serie il noto artista veste i panni di Libero Marino, che ben presto diventerà il nonno d’Italia.

Un ruolo di certo diverso da quelli interpretati nei decenni precedenti, che Banfi recita alla perfezione, entrando nel cuore del pubblico italiano e facendo parlare di sé, commuovendo ed emozionando davvero tutti.

Di seguito un piccolo estratto da YouTube, di una delle puntate della fiction Rai.

La vita privata di Lino Banfi: l’amore per la moglie Lucia Lagrasta e la malattia

Lino Banfi, cosa avrebbe dovuto fare da giovane? Inimmaginabile
L. Banfi (fonte foto: GettyImages)

Con personaggi di tale fama e successo, e che hanno saputo conquistare l’affetto dei fan, è naturale che forte sia la curiosità da parte del pubblico per questioni legate non soltanto alla vita professionale, ma anche privata.

Lino è stato fidanzato per circa 10 anni per colei che poi diventa, nel 1962, sua moglie, Lucia Lagrasta, da cui ha avuto due figli, Walter e Rosanna.

Chi segue con attenzione le vicende legate all’attore, saprà che in alcune occasione l’attore ha avuto modo di parlare del rapporto che lo lega a sua moglie.

Quest’ultima è stato accanto a lui anche nei momenti più difficili, anche quando sembrava che il sogno della recitazione fosse molto lontano, Lucia ha sempre spinto affinché Lino insistesse, scommettendo su di lui e sul loro amore.

Con molta dolcezza e con commozione, in alcune occasioni Lino ha parlato della malattia di Lucia, che stando a quanto noto sarebbe affetta da Alzheimer, ma che il marito definisce come problemi neurologici.

In una intervista al Corriere della Sera, Banfi ha spiegato che la moglie dimentica alcune cose, ma che allo stesso tempo “è anche cosciente e presente”.

L’attore ha chiarito che non si arrende e che prova in ogni modo a contrastare la malattia, una situazione che comprensibilmente lo ha gettato nel dolore e nella tristezza ma che al contempo, ancora una volta, svela il grande amore che li ha uniti in passato e li unisce tutt’oggi.

I figli di Lino Banfi: Walter e Rosanna

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L. Banfi e la figlia Rosanna (fonte foto: Instagram, @ rosannabanfi)

Dal grande amore che dura da una vita tra Lino e Lucia, sono nati i due meravigliosi figli della coppia, Walter e Rosanna, le gioie dei loro genitori.

Per quanto concerne Walter, va detto che vi sono pochissime informazioni in merito alla sua vita privata. Stando a quanto noto, quest’ultimo sarebbe un produttore esecutivo, ma non si sa se sia sposato, fidanzato, se vi sia insomma una compagna nella sua vita.

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Nota invece è la figlia della coppia, Rosanna, anch’ella attrice, che in diverse occasioni ha recitato insieme al suo papà.

Dopo aver studiato recitazione, si è dedicata al cinema e alla televisione, è molto legata proprio come suo padre, al cibo della sua terra e alla Puglia.

Non tutti sanno che Rosanna, donna dal grande coraggio, ha dovuto affrontare una brutta malattia, un tumore al seno, che è riuscita a sconfiggere grazie alla sua forza di volontà e alla cure fatte, tra operazioni e terapie.

Un’esperienza che ha fatto che divietasse anche testimonia per la prevenzione.

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