Nota attrice totalmente senza veli, si è pentita di quella scelta

Non è raro che gli attori si pentano delle proprie azioni, soprattutto quando queste finiscono in un film e immortalate per sempre su pellicola.

Natalie Portman (Getty Images)
Natalie Portman (Getty Images)

Tra chi ha versato le famose lacrime da coccodrillo non manca Natalie Portman, che sul set di Hotel Chevalier – corto realizzato da Wes Anderson che fa da prologo a Il treno per il Darjeeling – avrebbe accettato di spogliarsi completamente in una scena un po’ piccante; se n’è pentita troppo tardi e ormai, anche se poco noto, il corto ha già fatto il giro del mondo.

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Natalie Portman. Biografia dell’attrice

Hotel Chevalier
Hotel Chevalier di Wes Anderson

Natalie Portman ha infatti sempre cercato di mantenere una certa immagine di sé stessa, molto spesso proprio rifiutando ruoli in cui avrebbe dovuto recitare scene troppo esplicite. La bella attrice, israeliana naturalizzata statunitense, oggi ha trentanove anni ed è riuscita a mantenere sempre pulita la sua immagine di ragazza perbene e professionista impareggiabile.

La Portman inizia a studiare danza a sette anni e inizia molto giovane la carriera come modella; ma il successo arriva di colpo nel 1994, quando le viene offerta una parte da protagonista nel film Léon di Luc Besson. In parte fu proprio quel film a segnarla enormemente; l’attrice, allora tredicenne, aveva un viso particolarmente innocente e si creò un immaginario nella testa delle persone che l’attrice era determinata a mantenere vivo.

Questo è il motivo per cui sceglie attentamente i ruoli e perché ha rifiutato ruoli in grandi produzioni come Lolita del 1997 e Romeo + Giulietta di William Shakespeare – dello stesso anno; il film di Baz Luhrmann conteneva delle scene di sesso che lei riteneva essere troppo forti per una ragazza della sua età.

Nonostante si sia più volte fermata, prima per finire gli studi e poi per la maternità, l’attrice è sempre molto richiesta e vanta nella sua filmografia film di grande calibro come Il cigno nero di Darren Aronofsky o il biopic Jackie di Pablo Larrain – sulla vita di Jakie Kennedy. Accanto a queste produzioni impegnative non mancano le campagne pubblicitarie per i grandi marchi, come Dior, e film più pop ma indubbiamente iconici come V per Vendetta e Thor.

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