Antonino Caponnetto magistrato omicidio Peppino Impastato, la svolta

Antonino Caponnetto fu il magistrato che portò alla svolta del caso dell’omicidio di Peppino Impastato, giovane attivista ucciso dalla mafia.

Antonino Caponnetto
Antonino Caponnetto

Antonino Caponnetto è stato un importante magistrato italiano, facente parte di un pool antimafia e che portò ad un decisivo sviluppo riguardante l’omicidio di Peppino Impastato.

L’uomo guidò il pool antimafia che era stato ideato da Rocco Chinnici nel 1980, dopo la sua morte avvenuta per attentato mafioso.

Caponnetto portò avanti la struttura collaborativa affiancandosi a personaggi importanti come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

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Grazie anche al suo operato si istruì il primo grande processo ai danni della mafia in cui si adoperarono pure le dichiarazioni di boss pentiti molto noti, come Tommaso Buscetta.

Nel 1984 si occupò del caso dell’omicidio di Peppino Impastato, un giovane attivista e giornalista che spese la sua vita contro la criminalità organizzata.

L’uomo aveva fondato Radio Aut dove spesso e volentieri sbeffeggiava boss della mafia e sparlava delle loro attività illecite.

Nel 1978 fu ucciso su mandato del boss di Cinisi Gaetano Badalamenti e la mafia cercò di depistare le indagini riguardanti la sua morte, facendola passare per suicidio.

Il corpo dell’uomo era stato posizionato su dei binari di un treno e al disotto fu inserito un carico di tritolo.

Antonino Caponnetto, l’omicidio di Peppino Impastato

Peppino Impastato
Peppino Impastato

Grazie all’impegno della madre di Peppino Impastato, Felicia, e del fratello Giovanni insieme a tutti i compagni del Centro siciliano di documentazione, si riuscirono a trovare vari dati per aprire l’inchiesta riguardante l’omicidio dell’uomo, che arrivò a una svolta grazie ad Antonino Caponnetto.

Il consigliere istruttore Caponnetto infatti nel 1984, basandosi anche sulle indicazioni del predecessore Rocco Chinnici e sui documenti riguardanti il caso, arrivò a riconoscere la natura mafiosa dell’omicidio.

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Si trattò di una importantissima svolta per la morte Peppino Impastato, che riuscì una volta per tutte a ripulire il suo nome da un’ipotesi di suicidio.

Antonino Caponnetto morì all’età di 82 anni il 6 dicembre del 2002 dopo una lunga malattia.

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