L’Istituto Penitenziario di Padova è ritenuto un modello e un esempio da seguire e da imitare. Ma quali sono i motivi di questo?
Questa sera, in onda sul Nove, ci sarà il documentario ‘Tutto il mondo fuori‘. Quest’ultimo è un vero e proprio viaggio inedito all’interno della comunità del carcere Due Palazzi di Padova. Il tutto è stato il frutto e il risultato del grande lavoro e dell’encomiabile impegno del regista Ignazio Oliva. Un percorso in cui il telespettatore è accompagnato da Don Marco, cappellano dell’istituto penitenziario veneto. Ma perché quest’ultimo viene considerato un modello e un esempio unico che tutti dovrebbe seguire e imitare?
‘Tutto il mondo fuori’, un viaggio dentro l’Istituto Penitenziario di Padova
Racconti e testimonianze del direttore, degli agenti di polizia penitenziaria e dei detenuti: questo è tutto ciò attorno a cui ruota L’intero documentario. ‘Tutto il mondo fuori’ fa capire come, all’interno di un carcere, difficoltà, sfide e speranze finiscano per incrociarsi, intersecarsi e contraddirsi. Sono molti i personaggi famosi hanno raccontato la loro esperienza dietro le sbarre, ma quanto si evince da questo lavoro è soprattutto strettamente legato ai tanti momenti di riscatto e alla profonda necessità che questi ultimi avvengano e accadano.
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Insomma, dopo ‘La Confessione’, un altro programma estremamente interessante, coinvolgente e pieno di significati va in onda sul ‘Nove’. Si può tranquillamente e serenamente dire che il documentario ‘Tutto il mondo fuori’ è un’istantanea sulla vita dentro il carcere, ma soprattutto oltre l’Istituto Penitenziario di Padova. Un qualcosa che è senza alcun dubbio servito per offrire un punto di vista e una prospettiva diversa di un mondo di cui troppo spesso non si parla.