Bruno Baronti, un tragico destino da vittima dei nazifascisti

Bruno Baronti morì ad appena 20 anni, nel cuore della sua giovinezza, per quel tragico destino che lo portò a finire tra le mani dei nazifascisti tedeschi.

Filo spinato
Filo spinato (Fonte: Pixabay)

Bruno Baronti fu una delle vittime innocenti che morì durante la strage di Montecatini causate dai nazifascisti.

Il ragazzo morì ad appena 20 anni, insieme ad un suo coetaneo, Foscarino Spinelli, con l’accusa di essere entrambi dei partigiani.

Questi poveri giovani avrebbero potuto avere tutta una vita davanti, ma finirono nelle mani dei nemici più temibili, i tedeschi.

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I ragazzi infatti furono catturati a Padule di Fucecchio a Cintolese e poi arrestati e seviziati per lungo tempo dalle tenente Wickman.

Successivamente furono poi anche torturati dai tenenti Wick, Pohl e Hrause e poi barbaramente uccisi, impiccati a dei lampioni in Piazza del Popolo a Montecatini Terme.

In realtà di loro non si sa se si fossero davvero di partigiani o se più semplicemente erano dei ragazzi che cercavano di fuggire ai vari rastrellamenti dell’epoca.

Entrambi decisero di rifugiarsi come molti a Padule di Fucecchio, perché quel luogo era stato considerato una zona sicura e lontana dai centri abitati.

Purtroppo però quella scelta si rivelò poi la più sbagliata e costò la vita a moltissime persone senza alcuna colpa.

Bruno Baronti, la terribile morte

Bandiere naziste
Bandiere naziste (Fonte: Pixabay)

Quella di Bruno Baronti è solo una delle moltissime vittime innocenti che furono uccise durante la strage di Montecatini.

Purtroppo infatti proprio a Padule di Fucecchio si consumò un vero e proprio eccidio, la mattina del 23 agosto del ’44.

Proprio in questo luogo l’esercito tedesco, comandato dal Generale Peter Eduard Crasemann, massacrò 174 civili, mentendo poi sul fatto che in realtà fossero tutti partigiani.

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Durante quella strage però a morire furono tante donne, uomini e anche bambini, che nulla avevano a che fare con i partigiani.

Quel giorno anche un’anziana signora di 92 anni, così come una bimba di appena 4 mesi, subirono la furia omicida dell’epoca che non lasciò proprio scampo a nessuno, indipendentemente dall’età o condizione fisica.

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