Molti vip in queste ore stanno diffondendo messaggi su Instagram sul rispetto delle norme di sicurezza contro il Coronavirus: tra questi anche Fiorello.
Arriva anche da Rosario Fiorello un messaggio di consapevolezza per tutti i suoi follower su Instagram. In molti stanno cercando di aumentare la consapevolezza degli italiani sull’importanza delle norme di sicurezza contro il contagio da Coronavirus, varate dal decreto del Governo, poche ore fa.
Dopo Chiara Ferragni e il suo accorato appello, anche Fiorello decide di dire la sua, con il suo stile, ovviamente. Il comico ha registrato un video in cui spiega, in poche parole, perché dovremmo tutti rimanere il più possibile in casa, in questi giorni e anche il bello di stare un po’ a casa: “Fate come me, vedete com’è bello stare sul divano?”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Taylor Mega e il Coronavirus:”Ho paura per i miei nonni”
Fiorello: “Il casismo contro il Coronavirus”
Anche Fiorello si unisce al coro degli esperti e dei vip che hanno preso a cuore l’importanza di far arrivare un semplice messaggio agli italiani.: “Ma perchè non stiamo tutti un po’ a casa?” recita il video del comico “Tutti a casa, guarda che è bello eh!“. Incalza il comico: “Che è sta cosa di andare in giro a fare gli apertivi, che brutta cosa! Le feste, che brutta cosa!” continua Fiorello “Andare in giro e trovarsi con 30. 40 amici, tutti appiccicati a meno di un metro di distanza, terribile!“.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Chiara Ferragni contro il Coronavirus: “Non fate cosa stupide”
Un messaggio davvero divertente ed efficace per rendere tutti più consapevoli sulla necessità di evitare il più possibile la diffusione del contagio da Coronavirus. Il video si chiude con una serie di consigli su come passare il tempo a casa: “Si riscoprono giochi nuovi: potete giocare a Monopoli, a Risiko, al Mimo dei film! Potete fare il karaoke…divertirvi con i vostri parenti” e poi conclude “Si sta così bene sul divano, vedete io come sono sereno? C’è del casismo intorno a me, fallo anche tu: rimani a casa!“.
