Pamela Prati ha deciso di tornare al suo vero nome Paola Pireddu e riceve due consigli da Maurizio Costanzo che decide di dimostrargli la sua vicinanza.
Ormai il nome Pamela Prati è strettamente legato a quello di Mark Caltagirone e a tutti i protagonisti dell’intricata vicenda che ha impegnato il mondo del gossip per la prima metà dell’anno.
Per questo motivo la showgirl ha deciso di tornare al suo nome d’origine, Paolaa Pireddu, e iniziare in questo modo un nuovo capitolo della sua vita. ln questo le arriva in soccorso Maurizio Costanzo che ha deciso di darle un paio di consigli, ecco quali.
Pamela Prati: “Chiamatemi Paola Pireddu”
Pamela Prati sta per fare il suo grande ritorno sulla scena e per farlo ha deciso di cavalcare ancora l’onda del caso Mark Caltagirone.
Se foste stati su Marte da Gennaio a oggi, un piccolo riassunto: a inizio hanno la showgirl ha dichiarato sulle varie reti che stava per sposarsi con un imprenditore e che insieme avrebbero preso in affidamento due figli, Sebastian e Rebecca.
Dopo aver rimbalzato la notizia dalla Rai a Mediaset, senza dimenticare i giornali si è scoperto che si trattava di una grande menzogna. La punta di un’iceberg ben più profondo, fatto di identità false e truffe amorose.
La vicenda non è ancora chiarita del tutto e Pamela tuttavia a elaborare la questione con un film, al quale pare che si stiano interessando colossi come Sky e Netflix.
La Prati ha poi deciso di riprendersi il nome con il quale è segnata all’anagrafe, Paola Piereddu, così da rimandare una versione più autentica della sua persone e dalla sua vita privata.
I consigli di Maurizio Costanzo
Quest’estate Maurizio Costanzo ne ha per tutti: dopo i complimenti a Barbara D’Urso e le critiche sul ritorno all’Isola dei Famosi di Alessia Marcuzzi ha deciso di dare due consigli alla Prati.
“Grande simpatia per Pamela Prati -scrive Costanzo sulla sua rubrica- che qualche mese fa, fu al centro di gossip rosa alla ricerca di un certo Mark Caltagirone che sarebbe dovuto essere suo marito”.
I consigli del maestro della televisione sono due: tornare a fare quello che le compete, la soubrette, e lasciare stare i programmi che “i programmi televisivi che a lungo hanno vivacchiato sulla sua storia vera o presunta”.
