Morgan ammette: “Io vittima di mobbing”

Arriva una confessione forse un po’ inattesa da parte di Morgan. Ma che cosa ha detto? Ecco le sue parole nel dettaglio.

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Morgan è senza alcun dubbio uno dei personaggi che più fa discutere. Inutile ricordare il suo siparietto con Bugo al Festival di Sanremo 2020, diventato celebre e che ha poi dato vita a gag, meme e tanto altro sul mondo dei social network. E mentre molti si chiedono quale sia ora il rapporto tra i due e come sia finita quella vicenda, ora l’artista è pronto a una nuova avventura.

Infatti sarà tra i protagonisti della nuova edizione di Ballando con le stelle, che prenderà il via il prossimo giugno. Ma qual è stato il motivo a spingerlo ad accettare? A spiegarlo è stato lui stesso con una lunga lettera, che non è certo passata inosservata. Giusto dunque entrare nel dettaglio e nello specifico, perché l’uomo si è levato più di qualche sassolino dalle scarpe.

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Morgan, le sue parole non passano inosservate: c’entra la Rai

Va detto che il tutto è stato sollecitato da una battuta di Simona Ventura, riportata in una intervista sul settimanale Chi, a cui ha detto: “Mi piace, speriamo che arrivi alla fine. Sai com’é, con lui un giorno ti volti e non c’è più, ma Milly Carlucci sa il fatto suo. Voglio bene a Morgan, è il mio figlio più turbolento, sono felice per lui“. Ed ecco che il cantante ha chiarito il tutto con una lunga lettera. E questa è in perfetta linea con il suo personaggio

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Forse sarà inappropriato per quel ruolo, ma si tratta di lavoro. E io, che sono un uomo di cultura, con tre figlie, che ha voglia di vivere, che ha lavorato tanto ma vive una dimensione che prende il nome di “mobbing” sono costretto a farlo. E lo sai meglio di me che io sono l’esempio massimo di chi è vittima regolarmente di questo reato compiuto dalla Rai, dalla discografia, dalla società, dalla stampa, dai tribunali, da tutto il mondo che mi circonda“, queste le sue parole, davvero molto dure. L’uomo poi ha rivendicato la sua cultura musicale, che però non viene mai premiate. “Magari qualche balletto riuscito potrei anche realizzarlo. Ma soprattutto farò cultura, che è il mio ambito. Infatti, dove oggi mettono Stefano Bollani, Brunori Sas, Manuel Agnelli o Enrico Ruggeri, sono tutti posti che occupano al posto mio. Intanto io insegno all’università la storia della musica”, ha chiosato lui.

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