Gabriella Pession esce allo scoperto e racconta il trauma che le ha segnato la vita. Quella malattia difficile da accettare.
Gabriella Pession questo pomeriggio, in onda alle 17.25 su Cine34, sarà protagonista nel film “L’uomo perfetto”, diretto da Luca Lucini. Al canto della Pession, nel cast troviamo attori quali: Francesca Inaudi, Riccardo Scamarcio, Giampaolo Morelli, Maria Chiara Augenti e Giuseppe Battiston. Una divertente commedia basata sugli intrecci amorosi. L’uomo perfetto esiste? Lo vedremo nel film? Lo potremo scoprire solo questa sera, nel frattempo addentriamoci nella vita privata di Gabriella e scopriamo quella malattia che ha segnato la sua vita.
Gabriella Pession, il dramma della sua vita: il racconto della sua malattia
In studio da Silvia Toffanin, a Verissimo, la Pession, famosa attrice, nota al pubblico grazie alle serie Tv Capri e Rossella, è uscita allo scoperto e ha svelato la sua malattia. L’attrice ha confessato di aver attraversato un periodo buio che l’ha portata all’anoressia. Come detto dalla stessa donna, era una nevrosi legata alla mania di controllo, spinta da un’eccessiva voglia di dover governare le cose, un problema comune per i pattinatori.
Infatti quest’ultima prima di intraprendere una carriera artistica era un’affermata pattinatrice di figura, ma a causa di un brutto incidente ha dovuto mettere un punto a quella passione. Proprio quell’evento ha influito molto sulla sua adolescenza e ha dato inizio ad un lungo periodo di depressione. Come riportato nella sua intervista per Verissimo, ha confessato che è stata dura rialzarsi, ma ora può dire di avercela fatta. Lo sport per la Pession non era semplicemente la sua passione, ma intorno a quello ruotava la sua intera vita. La rottura dei legamenti le ha stravolto completamente la sua esistenza. Ma un altro triste evento ha colpito la donna.
In quello stesso periodo la Pession ha dovuto affrontare anche una grave perdita, quella dell’adorato nonno e la separazione dei genitori. Ebbene si è trovata faccia a faccia con la depressione, una malattia durata sino al giorno di svolta: il trasferimento a Roma. Iniziò così recitazione e seppur sapeva che non era la passione della sua vita, il lavoro l’aiutò nell’affrontare quel tragico periodo. Oggi grazie anche all’aiuto di un’analista e alla nascita di Giulio e Richard, il figlio e il marito, ha ritrovato la felicità.
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