Vittorio Gassman: un dramma mascherato da commedia

Vittorio Gassman, la sua morte ha portato con sé la morte del cinema e di tutto il suo pubblico, un reale dramma nel mondo. Oggi “rinasce” portando gioia nelle nostre case.

Vittorio Gassman

Vittorio Gassman prima di lasciarci aveva detto che la morte lo disturbava molto, l’aveva definita come un errore del padreterno, poi ha aggiunto: “Non mi ritengo indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me… che farete da soli?” Aveva proprio ragione il mattatore, noi qui oggi soli non possiamo far altro che ricordarlo grazie alle sue testimonianze. Grazie alla programmazione della Rai, oggi potremo vederlo nel film “Profumo di donna“, diretto da Dino Risi, in onda in prima serata su Rai 5.

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Vittorio Gassman, quell’interpretazione da sogno

Vittorio Gassman

Profumo di donna è di sicuro uno tra i film più premiati e amati dal pubblico. Candidato a due premi Oscar, uno come miglior film straniero e l’altro per migliore sceneggiatura non originale, Vittorio vinse invece il premio al Festival di Cannes come migliore interpretazione maschile. Nei panni di un capitano in pensione, Fausto Consolo, è rimasto cieco a causa di un’esplosione accidentale. Stanco delle sue condizioni deciderà così di suicidarsi insieme al suo amico Vincenzo che si è trovato anche lui nella stessa situazione. Inizia così un viaggio verso l’amico.

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Profumo di donna è un dramma, mascherato dalla commedia, sulla solitudine. Fausto è lacerato dalla sua condizione fisica che lo priva dei piaceri più belli, uno tra questi, le donne. Infatti il suo viaggio ha come destinazione la fine delle sue sofferenze. La stesa cecità è il simbolo di questa solitudine, un filtro che non gli permette di vedere la realtà.

 

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