In nome del popolo italiano, trailer e trama del film con Vittorio Gassman, su cine 34

Un magistrato integerrimo indaga sulla morte di una giovane ragazza con problemi di droga e risale ad un industriale fascistoide, che con ogni mezzo, tenta di ostacolarlo.

in nome del popolo italiano film
In nome del popolo italiano (scena dal film)

In nome del popolo italiano, film commedia del 1971, con la regia di Dino Risi, interpretato da Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Yvonne Furneaux, Renato Baldini, Ely Galleani, Michele Cimarosa, verrà trasmesso questa sera, martedì 25 febbraio 2020 ore 21,10 su CINE34.

POTREBBE INTERESSARTI: I NOSTRI FIGLI: TRAILER E TRAMA DEL FILM CON VANESSA INCONTRADA SU RAI 1

In nome del popolo italiano, la trama del film

in nome del popolo italiano
In nome del popolo italiano (scena dal film)

Mariano Bonifazi è un giudice dalla condotta specchiata, che, in seguito alla morte di Silvana, prostituta d’alto borgo, avrà modo di interrogare Lorenzo Santenocito, un imprenditore corrotto e senza scrupoli. Tra i due comincerà un duello senza esclusione di colpi. Mentre la città è in festa per una vittoria calcistica, il giudice, avendo scoperto la non colpevolezza dell’imprenditore, decide comunque di distruggere la prova e di procedere ugualmente contro di lui con la finalità di colpire, attraverso Lorenzo Santenocito tutto il marcio presente in una società corrotta.

La recensione del film

Secondo Emanuele Sacchi, quella effettuata con il film “In nome del popolo italiano“, sarebbe un’operazione sottile ma anche coraggiosa e controversa. Il film sarebbe “in odore di preveggenza”, come avrà poi modo di dimostrare la storia italiana degli anni novanta con Tangentopoli e ciò che ne è derivato. Risi: “lascia intendere, lentamente ma decisamente, come i contorni tendano a essere più sfumati di quanto sembri a un primo sguardo e come una distinzione netta tra bene e male sia sempre più difficile da operare”. E’ un lavoro che ci porta a prendere consapevolezza di quanto sia labile il confine tra giustizia ed ingiustizia, tra rettitudine ed iniquità: ci si immedesima facilmente in Bonifazi e si comprende il suo rancore, al punto da giustificare lo sconfinamento del suo operato che finisce per far trionfare un senso di giustizia del tutto personale sulla giustizia strettamente intesa. Il colpo di scena finale apre le porte a quesiti destinati a rimanere irrimediabilmente senza risposta.

POTREBBE INTERESSARTI: VITTORIO SGARBI PRONTO A DENUNCIARE BARBARA D’URSO: “TI PORTO IN TRIBUNALE”

Il trailer del film

 

Impostazioni privacy