Francesco Montanari, confessione inaspettata: “Momenti complicati”

Il bell’attore trentaseienne ha espresso le difficoltà professionali dopo il ruolo che lo ha portato al successo, quello del Libanese in Romanzo Criminale.

Francesco Montanari (GettyImages)
Francesco Montanari (GettyImages)

L’attore oggi è andato avanti con la sua vita, è pieno di impegni lavorativi – tra cui il più recente ruolo del magistrato Saverio Barone nella serie Il Cacciatore – e la sua carriera si può dire perfettamente avviata. Così come ha trovato l’equilibrio emotivo con la bella conduttrice Andrea Delogu, con il quale si è sposato nel 2016, formando una delle coppie più belle d’Italia. Ma non tutto è sempre filato liscio nella carriera di Montanari, che ha dovuto fare i conti proprio con il ruolo che lo ha portato al successo.

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Francesco Montanari, le difficoltà e una vita alternativa

Francesco Montanari ha rilasciato più interviste proprio per parlare dei suoi più recenti lavori. Durante una di queste interviste – precisamente all’interno del programma radiofonico I Lunatici – ha parlato di momenti complicati che sarebbero scaturiti proprio dall’aver partecipato alla serie Romanzo Criminale, il suo trampolino di lancio.

L’attore ha raccontato che ancora oggi molti lo salutano chiamandolo Libano e la cosa ovviamente non gli da fastidio, almeno finché è il pubblico ad identificarlo come tale. I problemi però, ammette Francesco, arrivano quando sono gli addetti ai lavori a ragionare per etichette. Avendo ancora addosso l’alone di quel personaggio per un po’ di tempo gli sono stati preclusi dei lavori e questo ha influito sulla sua soddisfazione professionale e, ovviamente, anche nel lavoro fine a sé stesso; anche se in primis per lui il lavoro vuol dire riempire il frigo, se questo viene impedito a causa di preconcetti, è difficile andare avanti.

A salvarlo da questa piccola e triste parentesi è arrivato proprio il ruolo di Saverio Barone ne Il Cacciatore, grazie al quale è riuscito a dimostrare a tutti che può essere anche altro e non solo il criminale che tutti hanno conosciuto; con Barone, infatti, è passato esattamente dall’altra parte della barricata e ha potuto convincere molti della sua versatilità e, soprattutto, delle sue capacità.

Francesco, infine, ha spesso scherzato sulla sua stessa carriera, rivelando che se non avesse fatto l’attore avrebbe senz’altro fatto l’autista, per avere molto tempo libero da dedicare ad un’altra passione, i libri. Una confidenza particolare, ma che mette in luce ancora di più che in questo ragazzo c’è altro oltre il rozzo Libanese.

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