Mario Perrotta, ex fidanzato Arianna Flagiello: suicidio per colpa sua?

Mario Perrotta, ex fidanzato di Arianna Flagiello, è stato condannato a 22 anni di carcere. Ma c’è stata istigazione al suicidio?

Mario Perrotta Arianna Flagiello

22 anni di carcere. Questa è stata la condanna per Mario Perrotta, ex fidanzato di Arianna Flagiello. Infatti secondo i giudici quest’ultima si sarebbe suicidata in quanto esasperata dai continui maltrattamenti e dalle continue pressioni. Una tragedia che si è consumata nel 2015, ma che ancora oggi scatena discussioni, riflessioni e polemiche. Ma c’è stata davvero istigazione al suicidio? Il caso sembra esser ancora aperto e tutto da chiarire in molti aspetti.

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Arianna Flagiello ex fidanzata Mario Perrotta: gravi accuse su di lui

La tragedia, come detto, risale al 2015, più precisamente al 19 agosto di quell’anno. In quella data infatti Arianna Flagiello, 33 anni, si è tolta la vita buttandosi dal palazzo in cui abitava, sito in via Montedonzelli, quartiere Arenella, nella zona collinare di Napoli. La sua relazione con Perrotta era comunque cominciata molti anni prima, quando lei aveva appena 18 anni. Ed ecco che nel 2012 i due avevano deciso di andare a a convivere in un appartamento di proprietà dei genitori della 33enne. Quest’ultima lavorava in una casa editrice, facendosi carico di tutte le spese, anche perché il compagno era disoccupato.

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Le indagini erano state avviate fin da subito dopo il suicidio. Infatti era immediatamente emerso che la coppia già da tempo era soggetta a litigi, spesso nati per motivi di natura prevalentemente economica. Quel 19 agosto era stata addirittura costretta a intervenire anche la madre della ragazza. Arianna, dopo essere stata ancora una volta maltrattata, aveva minacciato il suicidio, per poi lanciarsi dal balcone. I giudici, anche sulla base di questo, al termine del processo di primo grado, hanno riconosciuto Mario Perrotta colpevole di maltrattamenti e istigazione al suicidio. La vicenda, che è stata affrontata da numerosi programmi. tra cui ‘Chi l’ha visto’, ha ancora però dei lati oscuri.

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