Harvey Weinstein positivo al Coronavirus: isolato in prigione

Harvey Weinstein è risultato positivo al Coronavirus, il produttore americano finito nello scandalo sessuale che ha travolto Hollywood si trova attualmente in isolamento in prigione.

Harvey Weinstein Coronavirus
Harvey Weinstein gettyimages.it

L’emergenza dovuta al Coronavirus sta travolgendo anche l’America che, proprio in questi giorni, si sta preparando alle prime misure di emergenza per affrontare la pandemia.

Nelle ultime ore è stato reso noto che anche l’ex produttore di Hollywood, Harvey Weinstein sarebbe positivo al Covid-19, l’uomo attualmente detenuto in un carcere dello Stato di New York si troverebbe in isolamento.

Harvey Weinstein positivo al Coronavirus

Harvey Weinstein Coronavirus
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Harvey Weinstein è positivo al Coronavirus, l’ex produttore milionario sta attualmente scontando una pena di 23 anni presso il Wende Correctional Center di Alden, una piccola cittadina appena fuori Buffalo nello stato di New York.

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Secondo alcune fonti, rivela Il Giornale, Weinstein avrebbe avvertito lo scorso mercoledì il personale carcerario di poter aver contratto il virus presso l’istituto di detenzione Rikers Island.

Il noto produttore, da poco trasferitosi nel carcere di Wende, è stato immediatamente sottoposto al test dopo che al Riker Island numerosi detenuti sono risultati positivi al Covid-19.

Sono 38 i detenuti positivi al Covid-19 presso il carcere di Riker Island, tanto che il consiglio di amministrazione che sovraintende le carceri di New York ha richiesto la scarcerazione dei detenuti che stanno scontando pene leggere.

Per la sicurezza degli altri detenuti Harvey Weinstein è stato immediatamente isolato in attesa di ulteriori accertamenti sul suo stato di salute.

Epidemia in carcere

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I test nelle carceri sono iniziati circa una settimana fa e hanno riscontrato risultati positivi i circa due dozzine di persone tra ufficiali e personale carcerario. Il Coronavirus ha colpito diverse strutture detentive dalla California alla Pennsylvania, fino in Michigna.

Per questo motivo si valuta la scarcerazione di circa 2000 persone, in particolar modo gli over 50 e chi presenta condizioni di salute già precarie. Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha già predisposto la scarcerazione di 23 detenuti e sta attualmente valutandone altri 200 che potrebbero tornare liberi già nei prossimi giorni.

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