Luca Zingaretti e la moglie hanno rilasciato dichiarazioni di grande orgoglio nei riguardi degli operatori del Pascale, in prima linea contro il covid-19.
Luca Zingaretti, in compagnia della moglie Luisa Ranieri, ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni di grande stima e fierezza nei riguardi degli operatori che lavorano al Pascale di Napoli.
Proprio recentemente all’istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale si sono fatti importanti studi su un farmaco, che si è visto avere un riscontro positivo nella lotta contro il Coronavirus.
Questa eccellenza napoletana ha ricevuto in poco tempo un interesse mediatico molto elevato, anche in tutto il mondo, addirittura arrivando pure nelle pagine del New York Times in America.
Si sta infatti sperimentando un farmaco per curare l’artrite reumatoide sui pazienti con Coronavirus, che pare risponda bene nel trattamento della polmonite causata del covid-19.
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Di questa notizia Luca Zingaretti e Luisa Ranieri sono stati particolarmente orgogliosi e hanno rilasciato delle dichiarazioni di grande stima nei confronti del lavoro svolto al Pascale.
E’ proprio Zingaretti che durante un video ha ringraziato gli operatori che lavorano l’istituto e ha specificato il suo grande orgoglio per il lavoro svolto.
Inoltre Zingaretti ha raccontato di essere particolarmente legato al Pascale per ragioni dolorose che riguardano il suo passato e ha ribadito la sua vicinanza a questa struttura.
La moglie Luisa Ranieri si è detta maggiormente fiera del Pascale, proprio per via della sua napoletanità.
E anche Zingaretti da napoletano acquisito si dice fiducioso che la sperimentazione possa essere la strada giusta per combattere il Coronavirus.
Luca Zingaretti, Coronavirus in famiglia
Il Coronavirus non ha risparmiato la famiglia di Luca Zingaretti ed infatti, il fratello Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico è stato recentemente dichiarato positivo al covid-19.
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A causa di ciò, seguendo le disposizioni del governo, Nicola Zingaretti ha dovuto optare per l’isolamento a domiciliare.
Allo stesso tempo, la ASL ha dovuto contattare tutte le persone che sono state più vicine a lui recentemente, per capire se ci siano stati possibili contagi.
