Paolo Rossi, chi è? Ecco quante volte ha partecipato a Sanremo

Paolo Rossi è uno degli attori che questa sera salirà sul palco del Festival di Sanremo 2020 per il nuovo film di Fausto Brizzi.

Paolo Rossi
Paolo Rossi

La mia banda suona il pop è questo il titolo del nuovo film di Fausto Brizzi che questa sera sarà presentato alla quinta serata del Festival di Sanremo con tutto il cast.

I protagonisti attori, infatti canteranno proprio il brano inedito che è la colonna sonora ufficiale del film, girato tra Roma e Praga.

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Paolo Rossi, conosciamolo meglio

Paolo Rossi
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Paolo Rossi questa sera salirà ancora una volta sul palco di Sanremo 2020 per presentare il nuovo film di Fausto Brizzi dic ui è uno dei protagonisti.

Per lui non è la prima volta sul palco dell’Ariston, in passato è stato anche in gara e più di una volta ha accompagnato cantanti con le loro esibizioni. La prima volta è stata nel 1994 in gara con Enzo Jannacci con il brano I soliti accordi che arriva al sesto posto della classifica finale.

Nel 2007 torna con il brano inedito di Rino Gaetano “In Italia si sta male (si sta bene anzichenò)”. Gli anni successivi  ha duettato con Samuele Bersani durante la quarta serata del Festival di Sanremo 2012, con la canzone in gara “Un pallone”, e all’edizione 2018 con Lo Stato Sociale e il Coro dell’antoniano, con “Una vita in vacanza”.

Insomma tantissime partecipazioni, cbe terminano almeno per il momento con quella che ci sarà questa sera, questa volta da attore canterino per l’uscita della nuova pellicola di Fausto Brizzi, al cinema dal 20 febbraio.

Una curiosità, in passato ha condotto anche un prgramma in televisione dal titolo “Su la testa!”, nel 1992,  che ha lanciato personaggi come  Aldo, Giovanni e Giacomo e Antonio Albanese.

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“Sono cresciuto con Jannacci”

Quel che è certo è il suo grande rapporto con il cantautore Enzo Jannacci, con cui come detto prima ha anche gareggiato una volta al Festival di Sanremo.

“Ci sono stati anni in cui se volevi fare il mestiere del cantore, del comico, dell’affabulatore dovevi conoscere Jannacci, Gaber e Fo. Io sono cresciuto con loro, sui loro spettacoli, le loro canzoni e con Enzo ho condiviso anche serate di discussioni e pensieri, perché a lui piaceva parlare, raccontare, dare consiglio. Era un uomo generoso” ha ammesso per la Repubblica.

 

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