Venezia 2019, è polemica per la presenza di Roman Polanski “stupratore”

Solo due donne in corsa per il Leone d’Oro e Roman Polanski in concorso: è già esplosa la polemica intorno al Festival del Cinema di Venezia 2019.

venezia 2019

Roman Polanski porta al festival la sua storia personale e la questione ancora non del tutto chiarita e risolta dello stupro della minorenne di cui è stato accusato nel 1977. Il film si intitola J’accuse e la sua presenza in concorso sta generando non poche polemiche, che si aggiungono a quelle sulla scarsa quantità di “quote rose”.

Venezia 2019, polemiche

Poche donne in concorso per il Leone d’Oro e la presenza di uno “stupratore”: sono queste le questioni che stanno accendendo di polemica il Festival del Cinema di Venezia 2019 (dal 28 agosto al 7 settembre). A differenza di Berlino dove le registe in competizione erano sette e a Cannes dove erano quattro, a Venezia ce ne saranno soltanto due.

E come se non bastasse, si stanno levando molte voci contrarie alla presenza al Festival del regista Roman Polanski, definito senza mezzi termini da Melissa Silverstein (fondatrice del gruppo Women and Hollywood) uno “stupratore”. Nel suo tweet si è detta piuttosto contrariata da questa scelta e anche dalla scarsa rappresentanza di “quote rose”.

Si è fatta sentire anche la giornalista britannica Anita Singh: “Due donne su 21 registi e si srotola il red carpet per Roman Polanski. Lavoro grandioso, Venezia”.

Polanski è stato accusato di violenza sessuale ai danni di una minorenne, prima drogata e poi abusata. Per questa condanna il regista da tempo non può tornare negli Stati Uniti.

Ma in sua difesa si è levato il direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera: “Si tratta di uno dei più grandi maestri del cinema europeo e ha oltre 80 anni. Non sono un giudice, non sono un avvocato. Sono un direttore di festival“.

 

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« J’accuse » le film de Roman Polanski en compétition à la Mostra de Venise 2019. Photo : Guy Ferrandis #romanpolanski #jaccuse

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