Caso Mediterranea, Salvini nega l’approdo a Lampedusa

Il ministro dell’interno Salvini si oppone allo sbarco. La nave porta la bandiera dell’Italia e da stamattina resta ferma al largo di Lampedusa

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Il ministro dell’interno italiano Salvini impedisce un nuovo sbarco. Dopo avere avuto la peggio con la Sea Watch capitanata da Carola Rackete, adesso spunta il caso della nave Alex dell’ong Mediterranea che, diversamente dalla precedente porta la bandiera dell’Italia.

L’imbarcazione sarebbe una barca a vela che, dopo avere raccolto l’allarme, ha fatto salire a bordo, salvandole dal mare e da un gommone ridotto in pessime condizioni, 54 persone di cui una grave e diverse donne in stato di gravidanza. Ancora una volta Salvini si oppone allo sbarco, e ha chiesto inizialmente che la barca andasse in Tunisia.

 

Malta concede l’approdo, secca la replica della Mediterranea

Proprio questa mattina, l’imbarcazione si trova nei pressi di Lampedusa e chiede insistentemente di arrivare al porto. Il ministro della lega continua a negare l’approdo.

La risposta della Mediterranea non ha tardato ad arrivare:“Il decreto è illegittimo: perché non può applicarsi a una nave che ha effettuato una operazione di soccorso a tutela della vita umana in mare. E perché non può essere vietato a una bandiera italiana ingresso nelle acque del proprio Paese” ha spiegato tramite il social Twitter.

Intanto Malta si è resa di disponibile ad accogliere le 54 persone soccorse in mare.

Secca la replica della nave:“Per le condizioni psicofisiche delle persone a bordo e le caratteristiche della nave, non è in grado di affrontare la traversata verso Malta, ma siamo disponibili a trasferire i naufraghi su motovedette maltesi o della Guardia Costiera italiana”.

Chi la spunterà questa volta? Il fatto che il mezzo abbia la bandiera italiana non gioca a favore di Salvini. Vero è comunque che con il nuovo governo, gli sbarchi sono diminuiti considerevolmente nel nostro paese. C’è chi appoggia la politica del ministro della lega, altri che lo tacciano come “assassino e disumano”.

Dal canto suo l’attuale maggioranza del Paese ha adottato questa politica di difesa per proteggere i confini e ribadire ancora una volta che l’Europa è grande e che l’Italia non è abbastanza vasta da accogliere tutto il Medio Oriente

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