Cannes 2019: ci si avvia verso la chiusura della kermesse e la premiazione, che si terrà sabato 25 maggio. Oggi tocca a Xavier Dolan che presenta Matthias et Maxime.
Matthias et Maxime è il film che il giovane regista canadese (classe 1989) presenterà oggi al Festival di Cannes.
Xavier Dolan oltre ad aver curato la regia è anche interprete, nel ruolo di Maxime. Con lui nel cast anche il comico Gabriel D’Almeida Freitas (Matthias), Catherine Brunet, Marilyn Castonguay, Micheline Bernard, Harris Dickinson e Anne Dorval.
Il film racconta di un gruppo di amici di Montreal che si rivedono dopo tanti per un weekend. In questi giorni che trascorreranno insieme alcuni equilibri verranno scardinati e alcune certezze crolleranno, minacciando le vite di tutti, soprattutto dei due protagonisti, che da amici di sempre si scopriranno innamorati l’uno dell’altro.
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Xavier Dolan a Cannes 2019
Per il regista non è la prima volta a Cannes. Nel 2014 si è aggiudicato il Premio della giuria alla 67esima edizione della kermesse, col film Mommy, candidato dal Canada all’Oscar 2015 come miglior film straniero (non entrò nella prima short-list). Non male, per un ragazzo all’epoca di 25 anni!
Nel 2016 ha vinto il Grand Prix (il secondo più importante premio di Cannes) con È solo la fine del mondo (interpretato da Vincent Cassel e Marion Cotillard). Inoltre nel 2015 è stato membro della giuria del Festival, presieduta dai fratelli Coen.
Matthias et Maxime
Gay dichiarato, Xavier Dolan è un paladino del cinema LGBT. Le tematiche legate all’omosessualità le ritroviamo anche in J’ai tué ma mère (2009) e Tuo, Simon (2018).
Di questo lavoro il regista ha detto orgoglioso, in un post di Instagram di alcune settimane fa: “Ho visto così tanti film da ragazzino sulla comunità LGBTQ, andando alla disperata ricerca di risposte, chiuso nella mia stanza. Tuo, Simon con serietà e normalità mostra le difficoltà di rivelare la propria identità, ma con un finale che ispira i teenager che lo vedranno perché non si sentono normali. Se avessi visto questo film quando avevo 15 anni forse le cose sarebbero state diverse. Tuo, Simon è un passo enorme per noi e per loro”.