Paolo Virzì è uno dei registi italiani più amati degli ultimi anni, uno di quelli in grado di regalare uno spaccato fedele della nostra società. Oggi vi mostriamo i suoi cinque film migliori.
L’artista compie oggi 61 anni e lo celebriamo con una rassegna del suo cinema e con i film per noi più importanti.

Paolo nasce a Livorno il 4 marzo del 1964. Suo padre è un carabiniere siciliano mentre la mamma una casalinga. Dopo aver trascorso l’infanzia a Torino cresce nel quartiere popolare di Livorno, Sorgenti. Fin da piccolo coltiva la passione per il mondo della letteratura e i suoi scrittori preferiti sono Mark Twain e Charles Dickens. Un modello che gli servirà per le sue future sceneggiature anche se all’epoca non poteva saperlo.
Inizia ad approcciarsi allo spettacolo passando da adolescente al teatro dove recita, dirige e scrive. Stringe un sodalizio con Francesco Bruni ai tempi del liceo e lui diventerà il suo cosceneggiatore. Dopo aver frequentato l’Università di Pisa alla facoltà di Lettere e Filosofia lascia la Toscana per andare a vivere a Roma. Qui studia al Centro sperimentale di cinematografia dove si diploma in sceneggiatura nel 1987 e i suoi insegnanti sono Gianni Amelio e Furio Scarpelli non di certo due a caso.
Proprio Scarpelli diventa il suo maestro e con lui inizia a scrivere le prime sceneggiatura fino a debuttare nel 1994 con La bella vita. Il resto è poi storia.
Ovosodo
Nel 1997 esplode il fenomeno Paolo Virzì con Ovosodo, un film che racconta la Livorno di quando era piccolo e che lancia due attori che poi faranno percorsi differenti come Marco Cocci ed Edoardo Gabriellini.
Il film racconta la storia di un ragazzo di nome Piero Mansani che fin da bambino doveva affrontare il dolore della morte della madre per trovarsi nel mondo degli adulti. Troverà nella professoressa Giovanna la sua mentore e conoscerà poi anche l’amore.
Il film è uno spaccato intelligente e davvero molto interessante sull’adolescenza, raccontando un aspetto della vita che tutti rimpiangiamo o di cui sentiamo la mancanza.
Ferie d’agosto e Un altro ferragosto
Ancora prima gira Ferie d’agosto film che l’anno scorso ha visto, quasi trent’anni dopo, in onda un sequel dal titolo Un altro ferragosto. Rimangono questi i due grandi capolavori del regista livornese.
Racconta con grande passione la difficoltà tra il mondo proletario della sinistra e quello borghese della destra con un semplice scontro tra due famiglie che si ritrovano vicine di casa in una vacanza estiva.
Anni dopo torna a lavorare su questo soggetto girando un sequel di assoluto livello e di spessore che non rovina l’attesa.
I film sono da guardare in sequenza, considerando il passare di tanti anni con la morte di Piero Natoli a fare da cerchio.
Tutta la vita davanti
Tutta la vita davanti esce al cinema nel 2008 ed è un film davvero molto duro ispirato liberamente al romanzo Il mondo deve sapere di Michela Murgia. Analizza un fenomeno molto in voga in quel periodo storico quello dei call center nel lavoro precario.
Protagonista è Marta una giovane laureata con lode in filosofia che partecipa a un concorso per un lavoro part-time. Si troverà catapultata nel disagio del mondo dei call center e farà fatica a uscirne viva.
Il cast è eccezionale, con Isabella Ragonese protagonista e al suo fianco Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Elio Germano, Sabrina Ferilli e molti altri ancora. Il film è tutto da vedere per un finale totalmente inaspettato.
Il Capitale Umano
Il Capitale Umano è un film del 2013, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Stephen Amidon e con un cast d’eccezione troviamo infatti Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi e Valeria Golino tra gli altri.

Girato in maniera intelligente è un thriller drammatico che mostra la crudeltà di un certo mondo. Un film che mostra dove può spingersi la cattiveria dell’uomo.
Il film venne incluso nella lista dei film per rappresentare l’Italia agli Oscar, ma non sarà poi candidato tra i nominati.
La Pazza Gioia
La Pazza Gioia è un film del 2016 che vede come protagoniste Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti oltre a Valentina Carnelutti, Marco Messeri e molti altri ancora.

La trama affronta la storia dei problemi mentali dal punto di vista delle donne che ne sono affette e che fanno parte di una comunità. È la storia di un’amicizia straordinaria anche se travagliata.
Il film fu candidato al Festival di Cannes 2016 nella sezione Quizaine des Realisateurs.