Asterix il gallico, il particolare uso del dialetto: il retroscena poco noto sorprende

In Asterix il gallico a stupire è stato l’uso particolare del dialetto nel doppiaggio italiano: tale retroscena è poco conosciuto.

Asterix e Obelix sono due personaggi che fanno parte del cinema d’animazione e che in ogni pellicola hanno sempre più conquistato un ruolo importante. Tante sono le curiosità legate attorno a questo prodotto e una riguarda il film del 1967, Asterix il gallico.

Asterix il gallico uso dialetto
L’uso del dialetto in Asterix il gallico – Screen Tv – YouMovies.it

Asterix il gallico è stato il primo film d’animazione basato sui fumetti Asterix di René Goscinny e Albert Uderzo. In breve nel film ci troviamo nel 50 a.C in un villaggio dell’Armonica che resiste al dominio dell’impero romano grazie alla sezione del druido Panoramix che regala ai Galli una forza sovraumana.

Le avventure di Asterix e Obelix hanno conquistato gran parte del pubblico del cinema e dei fumetti anche per via di alcuni retroscena molto gustosi. Uno riguarda l’uso particolare del dialetto durante il doppiaggio in italiano della prima pellicola.

I dialetti usati in Asterix il gallico: una scelta molto particolare

Ogni prodotto cinematografico si lega a dei retroscena che ogni appassionato deve conoscere e in questo discorso rientrano anche quelli sui film d’animazione che hanno conquistato il pubblico tramite dei personaggi iconici come Asterix e Obelix. Ad innescare un certo apprezzamento nel pubblico italiano anche un determinato uso del dialetto in fase di doppiaggio.

Il dialetto in Asterix e Obelix
Il retroscena sul doppiaggio italiano in Asterix – Screen Tv – YouMovies.it

In Italia Asterix ha avuto la voce di Oreste Lionello mentre Obelix di Vittorio Sanipoli ma il loro universo è costellato di altri personaggi che si sono legati ad un certo tipo di dialetto. Nel doppiaggio italiano infatti ritroviamo i Galli che parlano senza alcun tipo di inflessione dialettale mentre tutti i romani parlano in romanesco eccetto Giulio Cesare. Il boia invece parla con il tipico accento veneto.

L’esteso utilizzo dei dialetti non deve sorprendere più di tanto dato che nella prima versione italiana dell’albo erano i legionari a parlare in dialetto romanesco. Questa caratteristica quindi è stata ben apprezzata dagli autori del leggendario prodotto. Non a casa l’accoglienza di Asterix il gallico fu molto positiva con La Stampa che lo definì esilarante grazie ad un’animazione dinamica e legata a figure che graficamente risultavano adeguate.

Insomma anche in questo caso è emerso un retroscena che spiega perfettamente come mai Asterix e Obelix abbiano raggiunto un grande successo. L’uso del dialetto in questo prodotto non è affatto casuale e regala quella dose di diverso che ha reso tutti i prodotti con questi personaggi dei veri e propri cult.

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