Gianni Boncompagni, come è morto lo storico volto della tv?

Gianni Boncompagni è stato uno dei personaggi più celebri e divisivi del piccolo schermo. Ecco qual è stata la causa di morte del conduttore e regista.

Tra i volti più chiacchierati e stimati del mondo dello spettacolo italiano c’era sicuramente il conduttore, autore, paroliere, regista e molte altre cose. L’uomo dietro a moltissimi successi della televisione, sia Rai che Mediaset.

Gianni Boncompagni
fonte foto: Ansa

Gianni Boncompagni è stato uno dei nomi considerati geniali del piccolo schermo. Uno che era in grado di innovare e rivoluzionare intere stagioni televisive con un programma. È infatti stato l’autore di importanti trasmissioni, portando al successo numerose artiste.

Tra tutti gli spettacoli da lui ideati e diretti è impossibile non citare Non è la Rai. Una trasmissione che è stato un fenomeno di costume e culturale che ha segnato un’intera generazione. In merito alla sua vita privata sappiamo che è stato il compagno di Raffaella Carrà, così come delle attrici Isabella Ferrari e Claudia Gerini.

Boncompagni è stato un uomo molto amato e spesso è ricordato con grande affetto da coloro che hanno lavorato insieme a lui nei vari programmi tv. È morto a Roma il 16 aprile 2017 all’età di 84 anni, lasciando le figlie Claudia, Paola e Barbara e rendendo orfano il mondo televisivo del suo talento artistico e visionario.

Gianni Boncompagni, causa morte: mistero sulla malattia

In merito alla causa di morte del regista, autore e conduttore televisione abbiamo davvero pochissime informazioni. In merito alla sua scomparsa sappiamo che è avvenuta a Roma il 16 aprile 2017 quando aveva 84 anni.

Il decesso sarebbe arrivato dopo aver combattuto per diversi anni contro una terribile patologia tumorale, ma non sappiamo di quale natura, in quanto la famiglia non ha rivelato altro in merito. Non sappiamo se il giorno della scomparsa era ricoverato presso qualche clinica oppure era a casa.

Il triste annuncio è stato dato al pubblico dalle figlie. “Dopo una lunga vita, se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”, delle parole che hanno lasciato intendere che il conduttore ha lottato per diversi anni.

Sappiamo inoltre che era ateo, quindi c’è stato solo un corteo funebre, senza rito religioso. “Io sono sempre stato ateo e morirò ateo”, aveva confessato durante un’intervista rilasciata su Io Donna.

Gianni Boncompagni è stato sicuramente uno dei volti televisivi più criticati, oltre che più amati. La sua visione del mondo dello spettacolo non era condivisa da tutti. Probabilmente il suo decennio più soddisfacente è stato come autore negli anni Novanta, dove ha dato lustro al suo talento e al suo essere visionario.

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