Lutto tra i No Vax: addio al portavoce più famoso

Non ce l’ha fatta il noto portavoce della comunità no vax Mauro Buratti da Mantova. L’uomo, che era spesso ospite a La Zanzara, è stato sconfitto proprio dal Covid. 

No Vax (AdobeStock)
No Vax (AdobeStock)

Più o meno come è successo al cantante no vax Marcus Birks, anche Mauro Buratti da Mantova non è riuscito a vincere la sua battaglia contro il virus. L’uomo era un fervente negazionista del Covid, oltre che un sostenitore delle tesi no vax, per questo era considerato il portavoce.

“Mi hanno diagnosticato la polmonite bilaterale”, è stata l’ultima cosa che ha detto pubblicamente. L’uomo, che aveva 61 anni e di professione faceva il carrozziere, da diverse settimane era stato ricoverano all’ospedale Borgo Trento di Verona nel reparto di terapia intensiva.

Nonostante le cure mediche del personale sanitario, le condizioni di salute di Buratti erano arrivate già al limite. Una precarietà dovuta dallo stile di vita dell’uomo che inizialmente non voleva recarsi a nessuna struttura sanitaria per le proprie convizioni.

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Lutto No Vax: Mauro da Mantova è morto

Mauro da Mantova, così come era conosciuto, era noto al pubblico in quanto era uno degli ospiti frequenti della trasmissione radiofonica La Zanzara. Proprio in questo programma aveva modo e tempo di esporre le sue idee anti-vacciniste, riscontrando parecchi consensi tra i no vax.

Come abbiamo anticipato, Mauro non si è recato subito all’ospedale. A dirla tutta non voleva nemmeno andarci, se non fosse stato proprio per Giuseppe Cruciani e Parenzo che, tramite i microfoni della trasmissione radiofonica, lo hanno convinto.

Pochissimi giorni prima di essere ricoverato, Mauro si era vantato di essere andato a fare la spesa al negozio con 38 di febbre e la mascherina sotto il naso, come a sfidare quel virus che poi gli è stato fatale.

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Inizialmente ha rifiutato di essere ricoverato a Mantova perché “ci sono i comunisti in quell’ospedale, quindi non mi fido”. Proprio per questo Mauro da Mantova è andato a finire a Borgo Trento. È qui che è deceduto dopo la diagnosi di polmonite bilaterale.

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