Mediaset, chiudono tre programmi storici: pronta un’ondata di licenziamenti?

Mediaset è pronta ad archiviare tre programmi storici della televisione. Una vera e propria rivoluzione quella che sta accadendo all’interno dell’azienda. 

Mediaset, Pier Silvio Berlusconi (Getty Images)
Mediaset, Pier Silvio Berlusconi (Getty Images)

L’azienda di Pier Silvio Berlusconi si sta rendendo protagonista di un grande cambiamento all’intero del palinsesto. Mediaset, infatti, sta rinnovando i propri programmi, cercando di dare una svolta alle proprie reti che negli ultimi anni non sono riuscite a spuntarla sulla concorrente Rai, visto che quest’ultima è spesso risultati vincitrice nello scontro auditel.

Un accenno di questa rivoluzione lo abbiamo visto ad inizio stagione, quando Barbara D’Urso è stata vista retrocedere delle sue mansioni. Due suoi programmi, Domenica Live e Live – Non è la D’Urso, sono stati eliminati e rimpiazzati. Adesso si vocifera che anche il suo contratto con il Biscione sarebbe in bilico, tanto che la conduttrice potrebbe guardare altrove. Indiscrezioni vogliono che la D’Urso abbia avuto contatti con Sky che avrebbe un’offerta sul piatto. Staremo a vedere cosa accade.

Ma non solo l’infotainment riguarda il rinnovamento dell’azienda. Secondo quanto riporta Fanpage.it, dietro informazioni che arrivano da fonti sicure, saranno tre importanti programmi a dire definitivamente addio. Stiamo parlando di StudioAperto, Tg4 e SportMediaset. Vediamo cosa succede.

Mediaset chiude Studio Aperto, Tg4 e SportMediaset: l’indiscrezione non lascia dubbi

Quella che potrebbe accadere all’interno di Mediaset potrebbe essere una svolta storica. Pare sicuro che le redazioni di StudioAperto, del Tg4 e di SportMediaset potrebbero chiudere per sempre. Il carico di tutte le news andrà a cadere quindi su TgCom24, mentre per il Tg5 dovrebbe continuare a svolgere il lavoro di adesso.

Il motivo di questa scelta? È sempre quella degli ascolti bassi che presumibilmente non coprono i costi generali. Pare infatti che questi tre programmi d’informazione non abbiano superato la valutazione auditel, tanto che hanno deciso drasticamente di tagliarli ed investire in altro modo.

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Questa decisione, ovviamente, oltre a provocare un cambiamento nella programmazione e nei palinsesti del Biscione, porta anche a fuoriuscite del personale. Pare che nei prossimi tre anni ci saranno in tutto 45 addii tra coloro che hanno raggiunto la pensione e tra coloro a cui scade il contratto a tempo determinato che, presumibilmente, non verrà rinnovato. Coloro che lavorano nelle tre redazioni, saranno spostate in altre.

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