Alex Baroni, 19 anni fa ci lasciava il cantante italiano a seguito di un grave incidente stradale, cosa successe?
Sono passati diciannove anni da quel 13 Aprile 2002, quando a soli 35 anni, prematuramente ci lasciava uno dei più grandi artisti della musica italiana, che ha lasciato in eredità brani rimasti nel cuore di tutti, come Onde e Cambiare.
Alessandro Guido Baroni era questo il nome completo del giovane milanese laureato in Chimica che per diversi anni è stato anche docente all’Università ma che fin da piccolo ha coltivato la passione per la musica.
Di lui si ricorda anche la relazione con la collega Giorgia che ancora oggi non dimentica mai di ricordarlo, la sua morte è avvenuta a seguito di un grave incidente, ricordiamo che cosa successe.
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Alex Baroni 19 anni fa la morte, il brano di Giorgia che lo ricorda
Alex Baroni, il grande cantante italiano mai dimenticato, diciannove anni fa moriva prematuramente alla sola età di 35 anni e nel pieno del suo successo.
Il tutto è avvenuto nel pomeriggio del 19 Marzo 2002, quando a Roma il giovane è vittima di un grave incidente stradale in moto che lo riduce al coma. Rimane in quello stato per venticinque giorni prima di trovare la morte la mattina del 13 Aprile del 2002.
Un avvenimento tragico che ha lasciato un segno indelebile non solo nel cuore di chi lo conosceva, della sua famiglia o dei suoi fan, ma anche in quello di tutta la musica italiana a cui lui ha consegnato dei brani rimasti storici.
Dal 1997 fino a pochi mesi prima della morte è stato legato a Giorgia, la cantante italiana che non perde mai l’occasione per ricordarlo e che proprio dopo la sua morte compose un brano a lui dedicato dal titolo Gocce di Memoria che tutti quanti conosciamo.
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In una sua intervista recente nel salotto di Verissimo, proprio a proposito del suo ex fidanzato, la cantante ha ammesso: “per me è come se fosse successo un attimo fa, è un modo per tenerlo sempre accanto. All’epoca ebbi un crollo totale e assoluto, io sono stata aiutata” e ancora: “ora me ne rendo conto, allora non lo capì. È stata una cosa violenta e purtroppo non avevamo finito di dirci le cose. Non bisogna mai rimandare il “ti voglio bene”.
