Angela Lucanto, un errore che ha rovinato la vita a una bambina

Angela Lucanto era una bimba che ha visto complicarsi la sua vita per quanto fatto nei confronti dei suoi genitori. Ecco cosa le è successo.

La sua storia vera è raccontata nella serie tv “L’amore strappato” che va in onda stasera e che sarà protagonista per altri tre mercoledì del palcoscenico di Canale 5. La regia è curata da Simona Izzo e Ricky Tognazzi con nel cast come protagonista Sabrina Ferilli.

Nel cast al suo fianco troviamo anche Enzo De Caro, lo stesso Ricky Tognazzi e Primo Reggiani. Girata con grande intensità ci mostra una Ferilli davvero alla sua massima espressione qui come attrice drammatica. Andiamo a scoprire qualcosa in più della storia della piccola.

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Angela Lucanto, l’errore che ha rovinato la sua vita

Chi era Angela Lucanto? La protagonista della storia vera a cui è ispirata L’amore strappato è figlia di Raffaella e Salvatore, strappata dalla sua vita per un errore giudiziario. Venne infatti prelevata dalla sua famiglia d’origine per essere condotta in una casa famiglia col padre accusato di aver abusato di lei.

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Era il 24 novembre del 1995, un venerdì, la bimba, che abita col fratellino e i genitori, è a scuola. Due carabinieri e un assistente sociale entrano nella sua classe e la prelevano portandola all’Istituto di Milano del Cisma (Centro Italiano contro il maltrattamento e l’abuso dell’infanzia”. La nipote ha accusato il padre di aver abusato nei suoi confronti e in quelli della piccola.

Le pressioni

Iniziano una serie di pressioni incredibili nei confronti di Angela che non riesce a far filtrare l’errore. Il 26 gennaio del 1996 un suo disegno viene interpretato come compromettente e in grado di confermare la tesi. Il padre viene così portato a San Vittore dove sarà recluso per due anni e mezzo.

Arriva poi l’assoluzione in appello, ma questo non basta perché Angela è stata ritenuta adottabile e il Tribunale dei Minori ha addirittura tolto ai suoi genitori la patria potestà. La mamma decide di incatenarsi all’ingresso dell’orfanotrofio costringendo gli assistenti sociali a trasferire la bambina a Genova e a dirle che i suoi genitori sono morti.

Al che Angela viene adottata da una famiglia di Varese che aveva già tre figli. Lì non si trova affatto bene, anzi è a disagio. I genitori però non smetteranno mai di lottare per lei e la trovano ad Alassio, intanto però la bimba è diventata un’adolescente alla quale non si vuole creare altro danno. Le invia una lettera il fratello spiegandole come stanno le cose e la bimba, a cui hanno di fatto rubato l’infanzia, decide di tornare dalla sua famiglia d’origine.

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