Mango vittima ancora oggi, parole che fanno male

Alberto Salerno, storico collaboratore di Mango, ha lanciato anni fa pesanti accuse al mondo della musica per ciò che ha fatto al cantante.

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Mango (Getty Images)

Mango è uno dei cantanti più amati ancora oggi in Italia: le sue canzoni sono delle vere e proprie perle che, purtroppo, non sempre sono state valorizzate e capite quando ancora Pino, questo il suo vero nome, era in vita.

Già, il mondo della musica italiana non sembra averlo avuto particolarmente a cuore, o almeno è quello che ha sostenuto Alberto Salerno, suo storico collaboratore nonché grande amico.

Il marito di Mara Maionchi, infatti, in una vecchia intervista a Fanpage, ha lanciato pesanti accuse al mondo della discografia italiana rea, secondo lui, di un “ostracismo strisciante” nei suoi confronti. Ecco le sue parole davvero molto pesanti che gettano pesanti ombre sul sistema discografico italiano di quegli anni.

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Mango vittima di ostracismo? Parla Alberto Salerno

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Alberto Salerno è stato un grandissimo discografico ma, forse in pochi lo sanno, anche un grande autore: ha scritto, ad esempio, “Fiore del mondo” insieme a Mango oltre a tantissimi altri successi (e già questo basta per capire quanto sia stato un vero e proprio visionario).

Ecco le sue parole che gettano pesanti ombre su quello che era in quegli anni il sistema discografico italiano, che ha letteralmente, secondo lui, messo in disparte in maniera silenziosa un artista unico e straordinario come Mango.

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“La cosa che mi fa un po’ dispiacere è che Pino (Mango, ndr) non era trasmesso dalle radio da anni, non era mai invitato in televisione.

Cioè vedo che ci si ricorda solo quando una persona muore: questa è la cosa triste del mondo attuale, cioè che la memoria storica. La storia lo definirà come un grande artista. Mango era fuori dalla “parrocchia” degli intellettuali, non è mai stato invitato ad un Premio Tenco, Pino avrebbe strameritato un premio Tenco.

Non lo ha mai vinto solo perchè faceva del pop, veniva catalogata la sua musica come “pop” ed il “pop” non assurge all’etichetta di musica importante.

Certamente lui era un personaggio spigoloso, non aveva un carattere facile ma era un grande musicista con una voce splendida, con un modo di scrivere assolutamente originale. Non so perchè si creano delle etichette, siamo molto in Italia.

Nei suoi confronti c’è stato un vero e proprio ostracismo strisciante non proprio evidente. Quando tu non vendi tanti dischi improvvisamente scompari, invece lui ha continuato a lavorare, a fare concerti.”

Insomma, parole davvero pesanti che fanno discutere ancora oggi.

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