Anna Maria Stellato, chi era la ragazza uccisa da Zakaria Ismaini?

Anna Maria Stellato è la 24enne uccisa da Zakaria Ismaini, il serial killer che si è macchiato di 3 delitti, prima di essere condannato.

Anna Maria Stellato Ismaini Zakaria
Anna Maria Stellato, uccisa da Ismaini Zakaria

Anna Maria Stellato è stata uccisa da Zakaria Ismaini nella notte tra il 13 e il 14 luglio del 2012; le ragazza è stata la prima vittima del serial killer, che nei successivi 3 anni si è macchiato di altri tre omicidi.

La 24enne e Zakaria erano amici e pare che Anna Maria, in passato, abbia avuto problemi di droga, fattore che il suo assassino ha voluto sfruttare. E’ stata ritrovata nelle acque di Torre Pedrera a Rimini, nella mattina del 14 luglio 2012 da un turista: solo un gomito spuntata a pelo d’acqua dal mare.

Secondo la ricostruzione del medico legale la Stellato era ancora viva quando è stata immersa in mare ma probabilmente in stato di incoscienza a causa dell’assunzione di morfina e metadone. Le indagini degli inquirenti si sono subito focalizzate su Ismaini, che aveva dato una sua versione della storia poco credibile.

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Anna Maria Stellato, la prima vittima di Zakaria Ismaini

Anna Maria Stellato Ismaini Zakaria
Ismaini Zakaria, assassino di Anna Maria Stellato

A quanto pare nel passato della ragazza ligure, detta “Luna” c’erano storie di droga e di sesso in cambio di sostanze supefacienti. Pare che Ismaini si sia approfittato di lei e poi l’abbia lasciata, semi incosciente, nelle acque di Rimini.

Il 34enne si è sempre dichiarato innocente, raccontando di aver visto il corpo di Anna Maria in acqua, quando era già morta, e di essere fuggito via spaventato, con la sua borsa.

L’uomo marocchino 34enne, si è macchiato di altri due omicidi dopo quello di Anna Maria Stellato: Cosimo Mastrogiovanni, 63 anni, è stato trovato morto arso vivo nella sua casa a Latiano, vicino Brindisi nel novembre del 2014. Inoltre Zakaria ha ucciso anche Letizia Consoli, la vedova di Catania, nel 2015: anche lei colpita alla testa e gettata in mare.

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Dopo la confessione del suo ultimo omicidio, gli inquirenti, grazie anche all’intervento della trasmissione Chi l’ha visto, hanno iniziato a scorgere una “serialità” in questi omicidi, ricollegandoli. Pare che Ismaini si approfittasse sempre di persone molto “deboli” e vulnerabili e, ad inchiodarli, sarebbe stata la sua abitudine di chiamarsi dal cellulare delle sua vittime, dopo averle uccise.

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