Nora Venturini moglie Giulio Scarpati: un racconto drammatico

Nora Venturini è la moglie di Giulio Scarpati, l’attore che ha prestato il volto di Lele nella fiction di successo Un medico in famiglia. Ecco tutto quello che sappiamo su di lei: età, figli e vita privata.

Questo pomeriggio su Rai 1 andrà in onda una nuova puntata di Da Noi a Ruota Libera, il talk di successo presentato da Francesca Fialdini, mentre si rincorrono le voci su un presunto addio da parte della conduttrice, lei stupisce tutti rivelando a Vieni da me di aver meditato, quando era agli inizi della sua carriera, se intraprendere un percorso di fede per diventare suora.

Numerosi gli ospiti del talk pomeridiano di Rai 1, tra questi: Elena Sofia Ricci, Rita Dalla Chiesa e Giulio Scarpati, del quale andiamo a svelarvi qualche curiosità.

Nora Venturini moglie Giulio Scarpati

Giulio Scarpati è uno degli attori italiani più conosciuti e amati dal pubblico, tra i ruoli che sono rimasti nel cuore dei suoi fan quello del dottore Lele Martini nella fiction Un Medico in famiglia, la fiction con Lino Banfi nei panni di Nonno Libero. Un ruolo dal quale Giulio è spesso scappato per prendere parte ad altre produzioni: “Altrimenti la mia carriera di attore finiva per essere solo identificata con quel ruolo.”

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Giulio Scarpati è legato alla regista teatrale Nora Venturini, l’attore e sua moglie hanno due figli: Edoardo, nato il 27 maggio 1988 e Lucia, nata il 27 novembre 1994. L’attore non ha mai amato esporre la sua vita privata sotto i riflettori e per questo sappiamo davvero molto poco sulla sua famiglia.

“Sinceramente non so che padre sono: il mestiere del genitore è molto difficile” ha tuttavia ammesso in una vecchia intervista, ammettendo le difficoltà che incontra tutti i giorni come padre nell’educazione e nella crescita dei suoi figli.

Nel 2014 ha rotto la riservatezza parlando di sua padre, malata del morbo di Alzheimer alla quale ha dedicato il libro “Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre.” Un momento molto drammatico per l’attore, che ha raccontanto il progresso della malattia e il dolore che gli ha provato: “La cosa più dolorosa è vedere così una persona che è sempre stata iperattiva” dichiarava nel 2014, a tre anni dalla diagnosi.

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