Lucio Dalla, la rivelazione di Antonello Venditti: “Mi ha salvato dal suicidio”

La rivelazione di Antonello Venditti sulla sua amicizia con Lucio Dalla ha sorpreso tutti: “Pensavo al suicidio, lui mi salvò la vita”.

Lucio Dalla, la rivelazione di Antonello Venditti: "Mi ha salvato dal suicidio"

Al via la terza serata del Festival di Sanremo 2020, la settantesima edizione della kermesse musicale vedrà sul palco al fianco di Amadeus due donne d’eccezione: Georgina Rodriguez e Alketa Vejsiu.

Torneranno poi sul palco Rosario Fiorello e Tiziano Ferro che saranno al fianco del conduttore fino a sabato. Ospiti d’eccezione di questa terza puntata: Mika e Roberto Benigni. Nella serata dei duetti Tosca affiancata da Silvia Peréz Cruz ricorderanno il maestro Lucio Dalla con la sua Piazza Grande.

Lucio Dalla, la rivelazione di Antonello Venditti

Lucio Dalla, la rivelazione di Antonello Venditti: "Mi ha salvato dal suicidio"

Lucio Dalla è stato un buon amico per Antonello Venditti, questa la rivelazione fatta dal cantautore romano a Peter Gomez durante la sua partecipazione a Le Confessioni.

Venditti ha  rivelato che all’inizio degli anni Ottanta ha passato un periodo molto difficile seguito alla separazione dall’ex moglie Simona Izzo“Ho pensato di farla finita” ha rivelato Antonello.

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Antonello Venditti ha rivelato che dopo la separazione ha avuto difficoltà a vedere il figlio Francesco per motivi di lontananza. Problematiche alle quali si andava ad aggiungersi una precaria situazione economica: “Non avevo soldi, io li rinvestivo tutti nella mia arte”.

Proprio all’inizio degli anni Ottanta aveva speso i suoi risparmi per il suo settimo album, Buona Domenica, uscito nel 1979 sotto l’etichetta Philips.

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Così l’amico gli salvò la vita

 

Venditti in quegli anni divideva il suo studio con Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè, i tre passavano gran parte della settimana sotto lo stesso tetto, il weekend era il momento più difficile per il cantautore romano: Dalla e De André tornavano alle loro case e lui restava solo.

Il suo unico sfogo era la passione per le macchine e la velocità: “Io volevo togliermi la vita, avrei voluto schiantarmi contro un albero”. Lucio capì e lo aiutò a trovare casa a Roma: “Lucio sarà sempre il mio angelo“.

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