Raniero Busco, delitto di via Poma: dall’accusa all’assoluzione

Raniero Busco era stato accusato dell’omicidio di Simonetta Cesaroni. Dopo una lunga vicenda giudiziaria è stato assolto. Il caso di via Poma è ancora irrisolto. 

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Sono trascorsi 29 anni dal barbaro omicidio della 21enne Simonetta Cesaroni, ritrovata uccisa con 29 coltellate il 7 agosto 1990. La domanda è sempre la stessa da allora: chi l’ha uccisa? Stasera va in onda su TV 8 il documentario Delitti – L’enigma di via Poma, che ripercorre questo controverso caso di cronaca.

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Chi è Raniero Busco

Raniero Busco nel 1990 era il fidanzato di Simonetta Cesaroni.

L’uomo fu accusato di omicidio solo diversi anni dopo, grazie ad alcuni accertamenti approfonditi effettuati dai carabinieri del RIS di Parma, che prelevarono il DNA e a lui e ad altri 29 sospettati, per confrontarli con la traccia biologica repertata dal corpetto e dal reggiseno della vittima al momento del ritrovamento del corpo.

A gennaio 2007 venne stabilita una compatibilità tra le tracce di saliva trovate sul corpetto e sul reggiseno di Simonetta Cesaroni e il DNA di Raniero Busco, che a quel punto fu iscritto nel registro degli indagati per il delitto di Via Poma, con l’ipotesi di reato di omicidio volontario.

Nel processo di primo grado concluso nel 2011 Busco venne condannato; nel processo di appello concluso l’anno seguente venne assolto e la sentenza venne confermata dalla cassazione nel 2014.

Oggi, dunque, il caso di via Poma è un caso ancora irrisolto e non ha né nome né volto l’assassino della giovane Simonetta Cesaroni.

 

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La mia rubrica su DIPiu di questa settimana…#APistaFredda #ilDelittoViaPoma #SimonettaCesaroni

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