Delitto di via Poma, indagini e processi: chi ha ucciso Simonetta Cesaroni?

Il delitto di via Poma dopo 29 anni non ha ancora un colpevole e un movente. Qual è la verità sulla morte della giovane Simonetta Cesaroni, uccisa il 7 agosto 1990?

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Delitti – L’enigma di via Poma: chi ha ucciso il 7 agosto 1990, con 29 coltellate, l’allora 29enne Simonetta Cesaroni? Il documentario in onda questa sera su TV 8 in seconda serata cerca di rispondere a questa domanda.

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Le indagini sul delitto di via Poma

Simonetta Cesaroni viene ritrovata morta, uccisa da ben 29 coltellate, il 7 agosto 1990.

I primi sospetti ricadono su uno dei portieri, Pietrino Vanacore. Ad aggravare la sua posizione non solo alcuni spostamenti sospetti, ma anche alcune macchie di sangue sui suoi vestiti. L’uomo viene arrestato e dopo 26 giorni rilasciato: le tracce di sangue sui pantaloni non erano della 21enne romana. Intanto anche gli esami sul DNA ritrovato sulla scena del crimine lo escludono da ogni sospetto: quel DNA non è di Vanacore.

Le indagini si concentrano a quel punto su Federico Valle, nipote dell’architetto che abitava in via Poma, visto da un testimone nell’edificio proprio nell’ora del delitto. Ma il DNA ritrovato sulla vittima non risulta compatibile neppure con quello del ragazzo.

Per tanti anni nulla si è mosso sul caso, fino a quando, solo tra il 2004 e il 2007, i Carabinieri dei Ris di Parma effettuano nuove analisi che portano all’incriminazione del fidanzato dell’epoca di Simonetta, Raniero Busco. Nel frattempo l’uomo si era sposato e aveva avuto due figli. Viene accertato che il DNA sul corpetto della vittima era il suo così, come era compatibile con la sua arcata dentale il morso ritrovato sul seno sinistro di Simonetta.

Il processo contro Raniero Busco

Nell’aprile del 2009 vengono chiuse le indagini sul delitto di via Poma: unico indagato per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà è Raniero Busco.

Il processo si apre nel febbraio del 2010 e il mese successivo, prima di testimoniate, Pietrino Vanacore viene ritrovato suicida.

Il primo processo si chiude con una la condanna a 24 anni di reclusione per Busco. In appello gli avvocati di Busco riescono ad ottenere l’assoluzione, confermata anche dalla Corte di Cassazione in via definitiva il 26 febbraio 2014.

Ad oggi, dopo 29 anni, la domanda è ancora la stessa di quel 7 agosto 1990: chi ha ucciso Simonetta Cesaroni?

 

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La mia rubrica su DIPiu di questa settimana…#APistaFredda #ilDelittoViaPoma #SimonettaCesaroni

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