Cheope, Alfrego il figlio di Mogol: Ecco perché non usa il nome del padre

Cheope è sicuramente uno dei parolieri migliori del panorama italiano, figlio di Mogol e nipote di Mariano Rapetti come sarebbe potuto essere altrimenti?

Cheope fIGLIO mOGOL

L’eredità di Mariano Rapetti continua a vivere nel talento del figlio Mogol e in quello del nipote Cheope, che proprio come suo padre ha scelto un nome d’arte: ecco il motivo.

Cheope, figlio di Mogol: il perché dello pseudonimo

Mogol è un nome che potrebbe aprire molte porte e non deve essere stato facile Alfredo Rapetti decidere di rinunciare sia al nome del padre che a quello del nonno, altrettanto rinomato.

Si tratta di “una scelta voluta” ha raccontato Cheope a Famiglia Cristiana diversi anni fa. “La stessa, d’altronde, che fece mio padre per non essere associato al nome del nonno”, Giulio Rapetti è infatti il capostipite di una famiglia di talenti e tra i suoi capolari è impossibile non citare Vecchio scarpone.

“Per non essere indicato com il figlio di, ho chiesto, anch’io, uno pseudonimo” racconta Cheope che spiega che difficilmente i fan si informano sugli autori di un brano amato, affermando con fierezza “Solo Mogol, tra i parolieri, gode di indiscussa popolarità”.

Dalla musica alla pittore

Un’artista a tutto tondo Cheope, nato dalla relazione tra Mogol e Serenella De Pedrini, disegnatrice di moda.

Nella vita del figlio di Mogol non c’è solo la musica, come il nonno materno, che fu presidente dell’Associazione Arti Grafiche, ha una spiccata passione per la pittura.

Anzi, tra le due passioni rivela che a nascere per prima fu proprio quella della pittura “Arrivata intorno ai 12 anni, Successivamente ho disegnato fumetti. Dall’83 scrivo canzoni”.

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