Rosamunde Pilcher, regina del rosa: boom dopo la grande guerra

Rosamunde Pilcher è colei che è riuscita a interpretare il pensiero femminile, ma tutto è avvenuto per una serie di eventi che l’hanno portata a scrivere.

rosamunde pilcher

Rosamunde Pilcher è stata una pioniera del romanzo rosa tanto che i posti in cui sono stati girati i film, sono diventati luoghi di pellegrinaggio.

Nata nel 1924, la nota scrittrice ha vissuto gli anni della Seconda Guerra Mondiale e questo è stato un aspetto fondamentale che l’ha portata a scrivere il suo primo libro nel 1949.

Rosamunde Pilcher, i segreti del successo

Rosamunde Pilcher è nata il 22 settembre del 1924 a Lelant in Cornovaglia. Luogo che diventerà cult nei romanzi della scrittrice. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la costringe a lasciare la scuola per lavorare al Foreign Office come stenografa. Rimane lì per due anni e nel ’44 entra in Royal Naval Service femminile .

Qui, lei scrive il suo prima racconto. Solo nel 1949 pubblica il primo romanzo con lo pseudonimo Jane Fraser. Poi nel ’55 inizia a firmare i libri con il suo vero nome, quando ormai si è sposata con Graham Pilcher nel ’46 e si è trasferita in Scozia.

La scrittrice ha incontrato una grande fama grazie alla sua abilità di interpretare trame amorose senza tempo e di delineare l’animo femminile. Questo è il motivo per cui è stata soprannominata regina del rosa.

Molti dei suoi libri sono stati trasformati in film e questo ha permesso l’inizio di un pellegrinaggio da parte dei suoi fan per vedere quei luoghi della Cornovaglia che lei scolpisce nella mente del lettore.

Tra i titoli più famosi, in Italia, si ricordano Autoritratto (1969), I giorni dell’estate (1971), Neve d’aprile (1972), La casa vuota (1973), Il giorno della tempesta (1975), Profumo di timo (1978), Le bianche dune della Cornovaglia, (1982), Voci d’estate (1984), Settembre (1990), Solstizio d’inverno (2000).

Rosamunde Pilcher è morta il 6 febbraio 2019 a causa di un ictus che l’ha colpita nella notte.

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