Karola Rackete torna libera, il giudice non convalida l’arresto

Karola Rackete e le parole del gip :”l’incolumità della vita umana rispetto all’arbitrarietà di scelte operate solo per motivi propagandistici”.

Karola Rackete
Karola Rackete

Karola Rackete, la donna che ha forzato i confini italiani per portare in salvo oltre 40 migranti ora è libera dopo oltre due settimane fermi in nave. Il Giudice per le indagini preliminari non ha convalidato l’arresto e la donna, laureata e attivista Ong per l’illegittimità della pretesa di chiudere i porti da parte del Ministro degli Interni”, anche se sarà  allontanata dall’Italia per avere comunque attentato all’incolumità dei militari italiani.

Naturalmente la reazione del ministro dell’interno Salvini non si è fatta attendere. “Si tratta di una sentenza politica che va contro l’Italia” ha affermato, parole cui fanno eco quelle di Di Maio il quale si è dichiarato “Sorpreso della decisione del gip”.

La donna ricordiamolo, durante la notte tra il 28 e il 29 giugno, a bordo della nave tedesca Sea Watch 3 sarebbe entrata nel porto di Lampedusa, forzando il blocco italiano per “salvare 42 persone che non ce la fanno più” ha dichiarato dopo. Karola, pluri laureata e con un’esperienza diretta in diverse imbarcazioni Ong, sapeva a cosa andava incontro, ma si era detta responsabile delle persone a bordo che lei stessa trasportava.

 

Karola rischiava la galera, ma il giudice l’ha liberata. Immediata la risposta di Salvini

 

La 31enne ha rischiato una condanna dai 3 ai 10 anni di reclusione, ma il giudice ha sterzato tutto in suo favore, asserendo che la sua manovra è stata necessaria per salvare la vita alle persone che erano a bordo della sua imbarcazione.

Salvini dal canto suo, indignato per questa scelta, ha asserito che in Italia la giustizia funziona diversamente che in altri paesi e che con questa decisione chiunque avrebbe il diritto di non fermarsi a un alt delle forze dell’ordine e forzare un blocco. L’attivista dunque sarà riportata in Germania dove, sempre a detta del Ministro dell’interno italiano, la polizia, i giudici e le forze dell’ordine sicuramente adottano un atteggiamento più severo che in Italia.

Non sono ovviamente mancati messaggi di solidarietà e approvazione nel nostro paese per la scelta fatta dalla trentunenne

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