Caso Logli, 10 luglio sentenza Cassazione: ha ucciso la moglie Roberta Ragusa?

Di Roberta Ragusa si sono perse le tracce 7 anni fa. L’unico sospettato è sempre stato il marito Antonio Logli, difeso a spada tratta dai figli. La Cassazione sta per esprimersi sulla sorte dell’uomo: colpevole di omicidio o innocente?

caso logli sentenza cassazione

Una scomparsa, una coppia apparentemente perfetta e felice, una relazione extraconiugale, tante bugie, intercettazioni sospette, un corpo mai ritrovato: la storia di Roberta Ragusa è un vero e proprio mistero dal 2012. La donna sembra essersi volatilizzata, scomparsa nel nulla, ma gli indizi portano a una conclusione: omicidio. La donna sarebbe stata uccisa dal marito, Antonio Logli.

Caso Logli: omicidio Roberta Ragusa

La notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 si perdono le tracce di Roberta Ragusa. Le indagini si concentrano da subito sul marito, Antonio Logli, il quale parla di allontanamento volontario, giudicato “illogico” per la giustizia italiana, certa che si tratti di omicidio. L’uomo, infatti, che in questi anni è sempre stato sostenuto dai figli, certi della sua innocenza, è stato giudicato colpevole in primo e in secondo grado di giudizio.

Roberta sarebbe stata uccisa da Logli per motivi economici. Un ruolo, lo avrebbe avuto anche la relazione extraconiugale da tempo portata avanti dall’uomo con Sara, attualmente la sua compagna. Ma il corpo di Roberta allora dov’è?

Il verdetto della Cassazione

Il verdetto della Corte di Cassazione, la cui udienza è fissata per il prossimo 10 luglio, dirà se l’uomo è colpevole o innocente, come continua a professarsi sin dall’inizio. Logli continua a sostenere l’ipotesi dell’allontanamento volontario, forse addirittura una fuga d’amore con un altro uomo.

Il corpo della donna non è mai stato ritrovato.

Al momento il marito di Roberta Ragusa è libero e attende la sentenza della Cassazione: ha l’obbligo di residenza nel comune di San Giuliano Terme e il divieto di allontanarsi dalla provincia di Pisa dalle ore 21 fino alle 6. Nessuna detenzione cautelare.

Impostazioni privacy