Il grande spirito, da oggi in sala: Sergio Rubini, trama, trailer

Il grande spirito
Il grande spirito

Rocco Papaleo, Ivana Lotito e Bianca Guaccero nel nuovo fil di Sergio Rubini: Il grande spirito.

In uscita oggi nelle sale, Sergio Rubini è sia regista (per lui è la 14esima regia) che interprete. Le riprese del film sono state fatte in gran parte a Taranto.

Il grande spirito: trama

Tonino (Rocco Papaleo) è un ladro in cerca del grande colpo che cambierà la sua vita. La grande occasione si presenta quando il bottino di una rapina finisce casualmente nelle sue mani. Si mette in fuga rifugiandosi in una costruzione povera e fatiscente occupata da Renato (Sergio Rubini), chiamato il Cervo Nero. Lo strambo personaggio si ritiene un indiano in lotta contro gli yankee.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

È stato un film faticoso, ma ne è valsa la pena #ilgrandespirito

Un post condiviso da Rocco Papaleo (@roccopapaleoufficiale) in data:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

#IlGrandeSpirito

Un post condiviso da Rocco Papaleo (@roccopapaleoufficiale) in data:

Sergio Rubini

Studia all’Accademia nazionale d’arte drammatica, ma la abbandona dopo due anni. Lì conosce Margherita Buy, con cui è attualmente sposato.

La sua carriera è iniziata a teatro, portandolo poi sul grande schermo, a partire da metà anni Ottanta. Nel 1989 la svolta: l’incontro con l’autore e sceneggiatore Umberto Marino, con cui inizierà un lungo sodalizio artistico.

Nel 1990 esordisce come regista con La stazione, a cui faranno seguito La bionda, Prestazione straordinaria, Il viaggio della sposa, Tutto l’amore che c’è fino ai più recenti Mi rifaccio vivo e Dobbiamo parlare.

Come attore, invece, lavora per Giuseppe Piccioni (Chiedi la luna), Carlo Verdone (Al lupo, al lupo), Giuseppe Tornatore (Una pura formalità), Francesca Archibugi (L’albero delle pere), Giovanni Veronesi (Manuale d’amore, Manuale d’amore 2, Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso).

Le collaborazioni con Alessandro D’Alatri (Commediasexi, 2006), Giulio Manfredonia (Qualunquemente, 2011), Ettore Scola (Che strano chiamarsi Federico, 2013)[1] ottengono scarso riscontro ai botteghini[2].

Trailer

Impostazioni privacy