Telefonate 118 Marco Vannini: l’audio integrale e le urla di Marco

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Marco Vannini

Nelle telefonate al 118 si sente chiaramente Marco Vannini urlare di dolore e chiamare sua madre.

Quelle al 118 sono state le prime di una lunga serie di omissioni della famiglia Ciontoli. Marco era stato colpito da un proiettile, la sua ferita era da arma da fuoco e non un buchino causato da un pettine a punta, come dicono all’operatrice. Perché non hanno detto dall’inizio che era partito un colpo di pistola?

Telefonate 118 Marco Vannini

Stasera andrà in onda su Italia 1 uno speciale de Le Iene dedicato interamente al caso Vannini, di cui Giulio Golia si sta approfonditamente occupando da diverso tempo.

Un altro programma che ha a lungo parlato di Marco Vannini è stato anche Chi l’ha Visto. Proprio il programma Rai ha pubblicato l’audio integrale delle telefonate che i Ciontoli fecero quella sera al 118.

La prima versione è uno scherzo: “Si è spaventato tantissimo e non respira più”, dice il fratello di Martina, la fidanzata di Marco Vannini. Sua madre interviene nella telefonata e annulla l’intervento dell’ambulanza, dicendo che non serve più e che il ragazzo si sta riprendendo.

Segue una seconda telefonata: a quel punto a parlare è Antonio Ciontoli, padre di Martina. L’uomo richiede l’intervento di un’ambulanza a Ladispoli e si sentono distintamente le urla di Marco in sottofondo. “Un infortunio in vasca”, dice l’uomo. “Si è bucato un pochino con un pettine a punta”, aggiunge. Nessuna menzione del colpo di arma da fuoco. E intanto si sente chiaramente Marco dire: “Basta ti prego basta, ti prego scusa”.

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