Leaving Neverland, su NOVE il documentario che ha portato Paris Jackson al suicidio?

Michael Jackson Leaving Neverland
Michael Jackson

Stasera su NOVE in prima serata Leaving Neverland, diretto e prodotto dal regista britannico Dan Reed.

Il documentario (in due puntate, la seconda in onda domani sera) ruota attorno a un lato oscuro della vita di Michael Jackson, accusato più volte di molestie sessuali su minori. Il titolo si riferisce al Neverland Ranch, residenza californiana dove questi abusi avrebbero avuto luogo. Il dibattito sulla colpevolezza/innocenza della star non si è mai placato, dividendo molto l’opinione pubblica.

Leaving Neverland: la storia

Correva l’anno 1993 quando Michael Jackson, star dal successo planetario, venne accusato di aver abusato sessualmente del tredicenne Jordan Chandler. Jackson pagò, in via privata, alla famiglia del ragazzo una cifra pari a circa 15 milioni di dollari, stipulando una clausola di non divulgazione. Non fu dunque mai incriminato.

A quella prima accusa ne seguirono altre. Quella di un altro tredicenne, Garvin Arvizo, lo portò a processo nel 2005: la star ottenne una piena assoluzione, anche grazie alle testimonianze in suo favore di Wade Robson e Macaulay Culkin.

Nel documentario Leaving Neverland a parlare sono sono due uomini che hanno denunciato i presunti abusi sessuali subiti dal Re del Pop presso il Neverland Ranch quando erano ragazzini: Wade Robson e James Safechuck.

La reazione di Paris Jackson

La figlia della star, Paris Jackson, alcuni giorni fa è stata ricoverata in ospedale di Los Angeles per un presunto tentato omicidio. La ragazza ha negato il gesto, anche se ha colpito la concomitanza con la pioggia di commenti conseguente alla trasmissione di Leaving Neverland.

Leaving Neverland è diventato il terzo documentario più visto su HBO. In Italia andrà in onda stasera, 19 marzo e domani sera, (due puntate per un totale di quattro ore) su canale NOVE.

Il mese scorso gli eredi di Jackson (si cui quest’anno ricorre il decennale della morte) avevano tentato il ritiro del documentario, per evitarne la trasmissione su HBO. La causa contro l’emittente verteva su una lesione dell’immagine di Jackson, che andava contro un precedente accordo che la star aveva siglato con l’emittente, negli anni Novanta. Ma HBO ha deciso di trasmettere ugualmente il documentario. 

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