Nadia Toffa contro la mamma della piccola picchiata: “Come si fa a…”
Dopo l’ennesimo caso di cronaca che vede un piccola finire in ospedale a causa del nuovo compagno della madre Nadia Toffa interviene per dire la sua sull’argomento. La giornalista di Le Iene Show ha dimostrato di avere una precisa idea al riguardo. La Iena dimostra tutta la sua rabbia e la sua indignazione nei confronti delle donne che scelgono di difendere il compagno violento con i propri figli: “Troppe madri che non difendo i propri figli – scrive su Instagram – Anche quando il nuovo compagno rischia di ucciderli con le proprie mani”.
Il caso
Il caso a cui si riferisce Nadia Toffa è quello della piccola di 22 mesi, ricoverata presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma a causa delle botte, dei graffi e dei morsi ricevuti da Federico Zelioli, 24enne compagno della mamma della bambina. L’uomo è attualmente in carcere a Velletri, mentre la piccola sta ancora lottando per la sua sopravvivenza.
L’uomo, un disoccupato della provincia di Campobasso, ha da prima negato ogni responsabilità per poi cedere alle pressioni della polizia e raccontando che si è trattato di raptus. Zeoli era già noto alla polizia per diversi reati, che vanno dalle lesioni al furto, fino allo stalking. Dalle ecchimosi presenti sul corpo della piccola si pensa che non sia la prima volta che l’uomo usa la violenza su di lei, al momento è accusato di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia.
La madre
A far infervorare Nadia Toffa è stata però la reazione della madre, che stando a quanto riportato da diverse testate giornalistiche questa mattina avrebbe difeso l’uomo dicendo di amarlo comunque. Si tratterebbe però di dichiarazioni false, la donna intervistata a Pomeriggio 5 da Barbara D’Urso ha negato di aver mai difeso il mostro che ha picchiato sua figlia, affermando di non volerlo più vedere. Non è ancora chiara la sua posizione, Barbara D’Urso le ha ricordato che molti segni presenti sul corpo della piccola erano antecedenti all’aggressione che ne ha quasi causato la morte. La donna tuttavia ha dichiarato di non averlo mai visto picchiare la bambina.
