Miracolo a Le Havre, stasera in tv su Rai 5: il prodigio di Aki Kaurismäki

 

Miracolo a Le Havre, uscito in Italia nel novembre del 2011, andrà in onda su Rai 5 Martedì 18 dicembre e in replica Domenica 23. Miracolo a Le Havre appare come una favola di Natale che con il Natale ha poco a che fare; dalla regia di Aki Kaurismäki nasce una storia commovente che sembra scritta appositamente per far luce su di una gravosa problematica di ogni Paese del mondo in questo preciso contesto storico.
E’ una storia di clandestinità e misericordia, che non cede al melenso tentativo di mostrare il lato più umano della società, bensì lo racconta nella più semplice delle manifestazioni.

Miracolo a Le Havre: la trama

Idrissa è un giovane immigrato africano, arrivato in Francia dentro ad un container e sfuggito alla polizia quasi per miracolo; Marcel invece è un lustrascarpe francese, originario di Le Havre, che divide le sue giornate con i suoi affetti più cari ed i luoghi della sua vita, fra cui il bar di fiducia. E’ un uomo normale, con una vita normale ed un lavoro altrettanto normale. Un giorno si trova a far fronte alla notizia della grave malattia che ha colpito sua moglie Arletty, scombussolando così il suo mondo fatto di certezze; contemporaneamente nella sua vita irrompe Idrissa.

Qui la storia prende una piega inaspettata; proprio come la vita di Marcel che – con l’aiuto di alcuni amici – riesce nella missione di far attraversare la Manica al ragazzo clandestino aiutandolo a raggiungere sua madre che si trova in Inghilterra. Le Havre è un posto in cui ci si aiuta l’un l’altro e nel quale ritroviamo dei rimandi al cinema neorealista di De Santis che non manca dei cosiddetti momenti morti di Antonioni e De Sica. Miracolo a Le Havre lascia lo spettatore con qualche interrogativo e l’amaro in bocca: è possibile, nella realtà di tutti i giorni, sperare in un finale come quello del film o sarebbe davvero un improbabile miracolo?

miracolo a Le Havre

 

I meriti:

Sarà per il grande trasporto e l’assoluta semplicità che Miracolo a Le Havre ha ottenuto una candidatura al David di Donatello, quattro candidature agli European Film Awards con annesso premio e due candidature al Cesar. Certo è che il film offre spunti di natura filosofica e sociale; Miracolo a Le Havre spinge lo spettatore a chiedersi “cosa succederebbe se…” e lo fa senza la presunzione di insinuarsi nel giusto; solo mostrando la carità nel suo senso più stretto, svincolandosi da qualsiasi dietrologia e pregiudizio. La fotografia ricorda l’era Zavattiniana e, anche il titolo, seppur forse per un caso fortuito riprende il celebre Miracolo a Milano. Come nell’opera di De Sica, infatti, l’uomo si mostra per ciò che è, evidenziando la condizione prettamente filantropa di chi, nonostante tutto, è pronto ad aiutare il diverso. In Italia Miracolo a Le Havre ha incassato 1,5 milioni di euro. La visione è estremamente consigliata.

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