Il regista Paolo Sorrentino durante una masterclass al Sarajevo Film Festival, si è messo a nudo parlando di quanto il cinema sia stato importante nella sua vita
Il regista premio Oscar Paolo Sorrentino si sta preparando per l’anteprima del suo ultimo film, ‘La Grazia’, che sarà in competizione per il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Durante una masterclass al Sarajevo Film Festival, ha risposto a diverse domande del pubblico.

Il regista ha parlato anche della sua pigrizia, della sua vita come adolescente, di come il cinema si arrivato come àncora di salvezza e del fatto che, per lui, lavorare a film con sceneggiature non sue, non sia proprio possibile per una precisa e specifica ragione.
Paolo Sorrentino, la pigrizia, la vita, il cinema come salvezza
“Non mi piace avere obiettivi. Non mi piace l’idea di dover fare cose nuove”, ha detto il regista. “Resto a casa senza fare nulla, e poi all’improvviso mi viene in mente qualcosa che diventa un’ossessione, e dico: ‘Ok, facciamo un film su questa ossessione'”. Sono le parole del regista Paolo Sorrentino che in quanto a ironia non si smentisce mai e ha intrattenuto i partecipanti alla masterclass tenutasi domenica al Sarajevo Film Festival.
Su dove queste ossessioni lo porteranno in futuro, Sorrentino è rimasto vago. Ma il suo consiglio agli spettatori è stato semplice: non fatevi illusioni. “Probabilmente farò di peggio, come molti registi”, ha detto, suscitando le risate del pubblico.

Sorrentino ha conversato con il regista serbo Ognjen Glavonić (“The Load”), e parteciperà quest’anno al Sarajevo Film Festival per ricevere il Premio Onorario Cuore di Sarajevo, “in riconoscimento della grande bellezza che ci ha donato con i suoi film”, secondo il direttore del festival Jovan Marjanović. Il regista sarà inoltre celebrato con una retrospettiva dei suoi film nell’ambito del programma “Tribute To” del festival.
Il suo ultimo lungometraggio, “La Grazia”, è una storia d’amore che vede nuovamente il regista collaborare con l’attore de “La grande bellezza” Toni Servillo, che recita al fianco dell’attrice italiana Anna Ferzetti. Il film aprirà la Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà dal 27 agosto al 9 settembre.
Si tratta di un nuovo capitolo del regista come ospite del prestigioso Festival italiano, luogo a lui noto per aver presentato il suo lungometraggio d’esordio ‘L’uomo in più’ nel 2001, e ha lanciato i primi episodi della sua innovativa serie “The Young Pope”, nonché il suo film del 2021 “È stata la mano di Dio”, che ha vinto il Leone d’argento Gran Premio della giuria.

“Quando andai a Venezia per la prima volta, non sapevo nulla del mondo del cinema”, ha spiegato Sorrentino. “Ricordo la prima volta che incontrai dei giornalisti, dieci giornalisti. Non capivo che fossero giornalisti, né perché fossero seduti di fronte a me. Fu uno shock totale la prima volta”. Pochi mesi dopo, il regista ricevette una telefonata che invitava ‘L’uomo in più’ al Tribeca Film Festival inaugurale. Sorrentino era convinto di essere vittima di uno scherzo. “Il mio produttore faceva sempre giochi con voci diverse”, ha ricordato. “E il tizio mi ha detto: ‘Robert De Niro vuole il tuo film al Tribeca Film Festival!’”.
La masterclass con Paolo Sorrentino e la sua idea di felicità
Il regista italiano ha risposto per 90 minuti alle domande del pubblico durante la masterclass e ha parlato del perché non si trova a dirigere sceneggiature altrui: “Capisco solo le cose che scrivo”. E ha precisato inoltre che: “Non amo lavorare sul set. Sono molto veloce, perché non vedo l’ora di tornare a casa” e ha aggiunto:
“I produttori mi adorano perché risparmio, ma solo perché non vedo l’ora di tornare a casa a guardare le partite di calcio”, naturalmente Sorrentino è un grandissimo tifoso del Napoli. Quando era adolescente, Paolo Sorrentino si definiva depresso, era a “casa da solo, a guardare film in TV” e ha spiegato di aver trovato rifugio nel cinema: “I film mi hanno salvato da una vita triste”.





