Corro da te va in onda stasera su Canale 5, un film con protagonisti Miriam Leone e Pierfrancesco Favino. Sapete che è un remake ispirato a una storia vera?

La pellicola del 2022 è diretta da Riccardo Milani e racconta la storia di Gianni, un uomo d’affari di mezza età che vive una vita privata però fatta di amori brevi e facili da dimenticare. Quando muore sua madre si trova a tornare nell’appartamento di proprietà e qui conosce Alessia, una splendida ragazza su una sedia a rotelle.
A causa di un malinteso però lei si trova a pensare che anche lui sia disabile. Da qui nasce un rapporto con una bugia che è presto pronta a crollare di fronte alla dura realtà. Come detto, i protagonisti in questi ruoli sono Miriam Leone e Pierfrancesco Favino. Il film è in realtà un remake della commedia francese Tutti in piedi diretta da Franck Dubosc.
Il film transalpino è del 2018 e vede protagonista proprio Dubosc al fianco della splendida Alexandra Lamy. Quello che molti non conoscono è legato invece al fatto che l’opera originale è collegata a una storia vera che vogliamo raccontarvi per scoprire cosa c’è dietro questo film molto carino.
Corro da te, la storia vera dietro il film
Corro da te è il remake italiano di Tutti in piedi una commedia francese per la quale il regista Franck Dubosc ha specificato di aver pensato alla storia vera di sua madre che fu costretta, non potendo più camminare, a muoversi con una sedia a rotelle. Una storia che sicuramente è stata variata per il film, ma che dietro aveva dei concetti molto forti trasmessi all’artista proprio da sua madre durante il percorso della sua vita.

Dubosc fece capire il suo obiettivo realizzando questo film era sensibilizzare sull’argomento, specificando: “Chi è condannato a rimanere seduto ci appare differente da noi ma in realtà non lo è, dobbiamo interessarci alle persone per come sono dentro”.
Parole profonde che ci fanno capire anche la caratura di questo straordinario regista che merita di essere riscoperto e approfondito anche da noi. Un uomo sensibile che con poche parole ci ha fatto capire quanto i messaggi possano essere importanti per la vita di alcune persone.
Proprio con Tutti in piedi ha esordito da regista dopo una lunga carriera da attore, per poi girare la sua opera seconda altrettanto interessante e dal titolo Rumba Therapy nel 2022. Da quel momento non l’abbiamo visto nemmeno come attore ed è un vero peccato perché ha dimostrato diverse volte il suo talento.