Giovanni Muciaccia e il momento più difficile della sua vita, arriva il coming out del conduttore Rai, ecco cosa è successo nel suo passato.

Noto soprattutto per Art Attack è un personaggio molto amato della televisione, tanto che queste parole hanno lasciato senza parole un pubblico che nei suoi confronti ha provato sempre grandissima ammirazione. Oggi spiega in un’intervista di aver vissuto anche un momento molto difficile a livello professionale e di conseguenza anche nella sua vita.
“La Rai mi fece fuori senza motivo. Era il Natale del 2019, mi aggiravo come uno zombie tra viale Mazzini e viale Clodio. Carlo Freccero chiuse improvvisamente Cinque cose da sapere e La porta segreta. Fu uno choc”, così specifica ai microfoni di Leggo in un’intervista che ripercorre alcuni attimi della sua vita professionale.
A questo argomento aggiunge: “Poi il direttore non l’ho mai incontrato, né ho mai ricevuto una telefonata. È stato molto scorretto. Un direttore non dovrebbe poter cancellare programmi di divulgazione come fossero parte di un palinsesto usa e getta. Avevo già messo da parte qualcosa e mi ero costruito una vita fuori dalla tv. Scrivo, porto in scena spettacoli sull’arte e partecipo a eventi. Vivo ancora di Art Attack. Ho un pubblico di tre generazioni che mi segue con affetto”.
Giovanni Muciaccia, il suo racconto
Giovanni Muciaccia torna protagonista con uno spettacolo e dunque è interessante ascoltare le sue parole. Torna anche sul successo di Art Attack che gli ha permesso di fare un grandissimo salto sia a livello professionale che di notorietà in generale.

“Mi contattarono nel 1998 per condurre l’edizione italiana di un format della BBC. Giravamo a Londra, con colleghi che venivano da tutto il mondo. Nessuno capiva una parola di italiano e per gli stacchi mimavo gli oggetti. Sembrava cucito tutto su di me, ma in realtà era un vestito già pronto. L’ho fatto mio grazie al teatro e alla passione per il teatro“, spiega.
E in questi ultimi anni che cosa è cambiato: “Mi hanno offerto L’Isola dei Famosi quattro volte, ho sempre detto no perché non si mangia e poi non è un’esperienza professionale. Non giudico, ma chi accetta certi programmi spesso ha bisogno di soldi. Io sono stato saggio, negli anni novanta ho toccato il fondo, vendetti la moto per vivere ma ho imparato a risparmiare”. Parole che dimostrano la sua forza.