Come in “Chi l’ha visto?”, questo film ricorda la trasmissione: una tragica storia vera

Chi l’ha visto? è una trasmissione storica per il nostro paese, ma pensare e immaginare un film che naviga sulle stesse rotte è difficile.

Il film di cui vi parliamo oggi è tratto da una tragica storia vera e ricorda moltissimo il programma di Federica Sciarelli.

federica sciarelli in posa di fronte alla scritta di chi l'ha visto
Come in “Chi l’ha visto?”, questo film ricorda la trasmissione: una tragica storia vera (ANSA) YouMovies.it

Il film è Room del 2015 diretto da Lenny Abrahamson e con nel cast Brie Larson, Jackb Tremblay e Joan Allen. La storia parla di un’adolescente che viene rinchiusa in un gazebo per cinque anni, luogo dove nasce da una violenza suo figlio che fino ai quattro anni non esce mai da quella stanza. Il suo incontro con la realtà esterna sarà davvero molto particolare.

Un film pieno di pathos che è tratto dal romanzo Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue del 2010, la scrittrice ha collaborato al film anche come sceneggiatrice e produttrice. Il film è stato candidato a quattro Premi Oscar con Brie Larson che vince il premio come migliore attrice protagonista.

Il romanzo è ispirato a una storia vera, un caso di cronaca nera avvenuto in Austria ad Amstetten, il noto caso Fritzl. Una storia terrificante che purtroppo è veramente accaduta, ma andiamo a scoprire qualcosa in più.

Il caso Fritzl alla base di Room

Room ha scatenato anche polemiche alla sua uscita, ma ha rappresentato fedelmente un episodio di cronaca tra i più cruenti della storia dell’umanità per la crudeltà e quanto passato dalle sue vittime.

primo piano di una splendida ragazza
Il caso Fritzl alla base di Room (Youtube Universal International Picture Italia) Youmovies.it

Elisabeth Fritzl fu sequestrata per 24 anni dal 1984 al 2008 da suo padre Josef nella cantina di casa ad Amstetten. La reclusione iniziò quando la ragazza aveva 18 anni e il padre approfittò carnalmente di lei, tanto che nacquero addirittura sette figli. Questo portò Josef a essere soprannominato il mostro di Amstetten.

La situazione si risolve quando il 19 aprile del 2008 Kerstin, primogenita dell’incesto e diciannovenne fu ricoverata per un’insufficienza multiorgano. Fino a quel momento la ragazza non era mai uscita dalla cantina e non risultava formalmente adottata dai coniugi Fritzl. Josef aveva ceduto alle suppliche di Elisabeth e aveva paura di non poter occultare l’eventuale cadavere di Kerstin.

L’ovvio stato alterato della ragazza portò l’ospedale ad avvisare la polizia. Alla fine fu lo stesso Josef, sentitosi alle strette, a portare Elisabeth all’ospedale 8516 giorni dopo il sequestro e liberandola dalla cantina insieme ad altri due figli Stefan e Felix. Inizialmente però minacciò la figlia di uccidere i figli qualora avesse rivelato la storia.

La donna, rassicurata della protezione contro il padre, alla fine confessò tutto e dispose dunque all’arresto dell’uomo.

Altri film su casi del genere

Una tragedia vera che ci mostra come il cinema alle volte possa essere davvero reale e raccontare la vita nel minimo dei dettagli. Una storia che fa rabbrividire solo a pensare a quanto accaduto alla povera Elisabeth.

Sono tanti i film del genere che raccontano di scomparse clamorose e nascondono delle storie da accapponare la pelle. Basti pensare allo splendido Io non ho paura di Gabriele Salvatores del 2003 e ispirato all’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, una storia che descrive un tragico rapimento ma lo fa attraverso anche lo splendido strumento dell’amicizia.

O ancora The Vanishing la Scomparsa del 1993 un film che narra la scomparsa della fidanzata di uno scrittore durante una lunga vacanza. O Mission in cui si parla di un ragazzo scomparso nella Cile del golpe. Tutti racconti davvero forti sotto ogni punto di vista che lasciano senza parole e che ci obbligano a dover affrontare la storia con grandissima attenzione.

E voi quali di questi film avete visto e quali vedrete dopo aver letto? Siamo certi di trovarci di fronte a delle emozioni molto forti che vi segneranno profondamente.

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